«Benvenuti tra di noi». Si conclude così il saluto del vescovo Antonio Napolioni ai turisti che durante i mesi estivi trascorreranno giorni di villeggiatura nella diocesi di Cremona, «un vasto territorio – scrive – delimitato da fiumi come il Po e l’Oglio, l’Adda e il Serio». Nel suo messaggio il vescovo richiama alla ricchezza offerta dall’ambiente naturale, ma anche gli «innumerevoli capolavori d’arte che spesso sono nome e specchio delle nostre comunità». Così i segni della laboriosità del popolo cremonese diventano «tracce di santità che anche oggi la Chiesa conosce, celebra e propone all’attenzione di tutti», in particolare nell’anno dedicato alla figura di don Primo Mazzolari e a pochi mesi dalla canonizzazione di padre Francesco Spinelli.
«Nel vorticoso cambiamento epocale che attraversiamo – riflette il vescovo – la sosta serve a ritrovare radici e sorgenti, a meditare sul senso dei nostri passi, a progettare nella verità il bene che desideriamo. Perciò – conclude – auguro a tutti di vivere le ferie come riposo rigenerante, fatto di autentici incontri umani, di festa del cuore e ristoro dell’anima».