Il Santuario di Ariadello si tinge di festa per la sagra e il 13 maggio Messa con il vescovo Napolioni

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La tradizione si ripete, ma non stanca … anzi! I soresinesi, infatti, si apprestano a “traslocare” ad Ariadello per l’amata sagra della Beata Vergine, manifestazione che prende il nome proprio dal Santuario di Ariadello che le è stato dedicato. Il perché di tanta fortuna per la sagra fuori paese si spiega solo con l’affezione a una tradizione che si è sviluppata nel tempo e nasce dalla devozione di una ricca e nobile famiglia che costruì l’imponente santuario a ricordo di un miracolo avvenuto in quel luogo campestre nel lontano XVII secolo.

Nei tre giorni di festa, religione e folklore si mescolano, gli aromi dell’incenso e delle candele si confondono con quelli delle griglie e dei cestini da pic-nic delle famiglie che, con ampi plaid a quadrettoni, mangiano sui prati attigui al santuario. La storia tramandata oralmente e poi trascritta, per raccontare le antiche tradizioni, vuole che la Madonna sia apparsa a una giovinetta di nobile famiglia in visita alla Madonna del Portico, in località Ariadello. La giovinetta, sordomuta dalla nascita, indicando la Madonna, parlò a sua madre e le disse: “Vedi, mamma, la Madonna di Ariadello”. Dal giorno del miracolo, tra lotte con il clero che combatteva forme di superstizione e continue espressioni di fede da parte dei soresinesi, generose offerte si assommarono nelle casse del progetto per la costruzione del santuario e, finalmente, il 30 maggio 1666, la chiesa fu benedetta da don Orazio Molossi, allora parroco di Soresina. Non molto è cambiato da quella lontana data: la devozione per la Madonna, la voglia di ritrovarsi nel santuario per una visita e un ricordo, forse anche per un “miracolo”, e poi il gioco e lo stare uniti insieme all’aria aperta e alle stelle restano i motivi che portano i soresinesi ad Ariadello.

Da un lato la partecipazione, dall’altro l’organizzazione (affidata alla Parrocchia attraverso i volontari di San Siro, i ragazzi dell’oratorio e tanti volontari estemporanei che prestano la loro opera nei giorni clou della sagra) per garantire l’apertura del Santuario, le celebrazioni e offrire anche un punto “ristoro” ben attrezzato.

Per i giorni di sagra non mancheranno attrazioni per bambini, giostre, autoscontri e angoli della fortuna, oltre a bancarelle tipiche per una fiera, dolciumi, fette di cocco, bibite ghiacciate, gadget, occhiali da sole, morbidi peluche e palloni pronti per essere acquistati per passare un pomeriggio giocando.

Il giorno della Madonna (domenica 12 maggio) si celebreranno al santuario quattro Messe: alle ore 7, alle 9, 11 e alle 17; e alle ore 16 l’ora mariana.

Lunedì 13 maggio, invece, sarà presente il vescovo Antonio Napolioni per la celebrazione della Messa solenne delle 18, cui seguirà, alle 19, l’affidamento alla Vergine Maria e la benedizione dei bambini da zero a 6 anni; alle 19.15 il Vescovo incontrerà i bambini dei sacramenti dell’iniziazione cristiana.

Il Santuario di Ariadello è già protagonista del mese mariano a partire dal 6 maggio con la recita del Rosario tutte le sere alle 20.45 per invocare la pace nel mondo; il 10 maggio alle 17 Messa in suffragio dei defunti dell’Azione Cattolica; l’11 maggio adorazione eucaristica dopo il Rosario; martedì 14 maggio Messa per i benefattori del Santuario.

Infine, lunedì 27 maggio pellegrinaggio notturno ad Ariadello con partenza alle 20.15 dalla chiesa di San Siro: alle 21.15, Messa e affidamento della comunità alla Vergine Maria.

In occasione della sagra di Ariadello, sarà promossa l’iniziativa “La luce di Maria”. Nei giorni della festa della Beata Vergine di Ariadello, presso il Santuario, sarà possibile acquistare un cero da accendere nella notte tra il 12 e il 13 maggio sulla propria finestra di casa, per unire la propria casa alla casa di Maria e invocare la sua protezione su ciascuna famiglia e su tutta la comunità soresinese.

 

Scarica la locandina delle celebrazioni

Annalisa Tondini
TeleRadio Cremona Cittanova
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