I «video-auguri» del Vescovo: «Ci sono tante luci di bene»

Oltre alla riflessione scritta apparsa sui media locali e sui bollettini parrocchiali, mons. Napolioni ha voluto utilizzare anche la televisione e internet

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Oltre  agli auguri scritti pubblicati sui media locali e sui bollettini parrocchiali, il vescovo Antonio ha voluto inviare anche un pensiero natalizio attraverso la televisione ed internet così da poter arrivare più facilmente nelle case di tutte le famiglie della diocesi di Cremona. L’intervento, registrato nelle studio privato di mons. Napolioni, ha aperto il numero natalizio del magazine tv “Giorno del Signore” trasmesso da Studio 1, Cremona 1 e Telepace.

«Sono particolarmente lieto perchè è la prima volta che faccio il Natale a Cremona da vescovo. Molti mi chiedono come sarà il mio primo Natale a Cremona! Io vorrei che tutto fosse un gran Natale. Non tanto perchè questa atmosfera che ci circonda debba durare esternamente, quanto perchè abbiamo bisogno di Luce che vinca ogni nebbia, ogni buio, ogni disperazione, ogni paura. Abbiamo bisogno di avere a che fare davvero con qualcuno che nasce, con qualcuno che viene a far rinascere continuamente. Il nostro tempo specie in Italia e in Europa è afflitto da una crisi di sterilità, da una paura del futuro che attanaglia – la mancanza di lavoro per i giovani, modelli di vita che sembrano non concentrarsi più sulla trasmissione della vita, sulla gratuità, sul dono – eppure ci sono tante luci nascoste: in questi mesi ne ho scoperte tante!  A Cremona, nel territorio della diocesi, nell’operosità nascosta, nella vitalità delle comunità, nel desiderio di bene e nell’impegno di solidarietà. Dunque la luce è più forte delle tenebre, perchè Cristo Signore si incarna nelle nostre storie di vita. Questa certezza di fede alimenta la gioia dei credenti e diventa un’offerta, un dono, umile, ma convinto all’umanità tutta intera».

E ancora: «Mi sono permesso di chiamare questo Natale 2016 come il Natale dei perdonati perchè il Giubileo che abbiamo vissuto ci ha tuffato dentro il grande dono della misericordia di Dio che non si archivia, anzi, che fa da volavo per un ulteriore slancio di speranza. Papa Francesco al termine dell’Anno Santo ci ha lasciato la lettera Misericorda et Misera: quella donna adultera portata davanti a Gesù per essere lapidata e invece fasciata di quel silenzio di tenerezza e di miseriocrdia di Dio in Gesù che disarma i suoi accusatori, può essere l’icona di chi vive davvero il Natale, di chi sta morendo a causa dei suoi errori e della violenza della comunità e invece rinasce perchè Dio si è fatto piccolo, umile e mostra così l’onnipotenza del perdono»

E infine: «Perdoniamoci, non solo facciamo regali, ma perdonaci tanto di più, gli uni gli altri. Ve lo auguro di tutto cuore. Da parte mia e della comunità cristiana ci impegneremo perchè questo sia lo stile che ci caratterizzi nel futuro che Dio ci dona. Un gran buon Natale di cuore a tutti».

Gli auguri del vescovo Antonio pubblicati sui media locali e sui bollettini parrocchiali

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