Gli oratori insieme sono… “il più grande spettacolo”. Tre serate sold out per il musical a San Francesco (photogallery)

Oltre mille persone hanno applaudito "The Greatest Show" la performance portata in scena dei ragazzi di quattro oratori cittadini

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Con una grande passione, le guide giuste, l’entusiasmo della gioventù e la gioia di stare insieme, anche senza attori o cantanti professionisti si può mettere in scena… “The greatest show”, lo spettacolo più grande. E’ successo, per tre sere consecutive, nel cortile dell’oratorio di San Francesco nel quartiere Zaist, dove più di mille spettatori hanno ammirato il musical ispirato al celebre film “The greatest showman” portato sulla scena da un gruppi di giovani di quattro oratori cittadini: San Francesco, San Bernardo, Maristella e Borgo Loreto.

C’è tutta la forza e la spontaneità del “fare insieme” a muovere gli ingranaggi di questo spettacolo curato dalla Compagnia dei Piccoli e dalla dalla scuola di danza “Il Laboratorio” di Cremona e che ha coinvolto – in nove mesi di preparazione – ben 42 attori dai 14 ai 29 anni, in due diversi cast diretti da Mattia Cabrini. «Ogni lunedì sera in questi nove mesi – commenta il regista – mi chiedevo che cosa ci facessero lì tutti quei ragazzi, così presi da mille impegni. Guardandoli però ho capito che li portava lì la voglia di trovare un luogo dove stare bene, dove trovare relazioni belle e un clima libero dove scoprire i propri talenti ed esprimere le proprie emozioni senza sentirsi giudicati».

Sono giovani che hanno qualcosa da dire e trovano un modo per dirlo attraverso l’arte e l’impegno. Ed è lo stesso messaggio di stupore, di desiderio e vitalità che si legge negli sguardi dei tanti, tantissimi coetanei che restano a bocca aperta nel seguire lo show. Così anche gli altri oratori della città – ma non solo – trovano la loro parte nel “Greatest show”: la parte di chi si mette in ascolto, si lascia emozionare e coinvolgere.«Non ci aspettavamo così tanta gente – confida il regista – ma il pubblico ha voglia vedere giovani che si mettono in gioco perché questo dà speranza». Agli amici, ai genitori, ai bambini e alle famiglie che hanno applaudito entusiasti. Le canzoni restano sulle labbra, e restano i colori, le danze e la forza di una storia fatta di coraggio e amicizia, che spezza il pregiudizio e da forma ai sogni.

I sogni di ‎Phineas Taylor Barnum, il protagonista che allestisce lo show più grande del mondo insieme con i “dimenticati” della società, e i sogni dei giovani degli oratori che cantano la loro voglia di mettersi insieme, di lanciare messaggi belli, di crescere in oratorio. Che non passa di moda, anzi! “The Greatest Show”, con le tre serate “sold out” di San Francesco è qui a dimostrare che il sogno educativo che ha radici profonde nelle nostre parrocchie, ha anche davanti a sé un futuro ricco di sorprese.

«Nel circo di Barnum – osserva Mattia Cabrini – i “fenomeni da baraccone” hanno trovato una casa e una famiglia che li ha valorizzati per ciò che potevano dare. Così l’ortaorio è diventato per i nostri giovani attori una casa, un luogo di incontro e di espressione dove poter sbagliare, piangere e crescere insieme»

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