Gli orari e le celebrazioni della chiesa di S. Omobono nei giorni della festa patronale

La chiesa sarà aperta, dal 9 al 13 novembre, dalle 8 alle 19. Domenica 12 i Primi Vespri, presieduti dal vescovo Antonio Napolioni e con il conferimento del mandato ai ministri straordinari della Comunione

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Nell’ambito della festa patronale di sant’Omobono, nell’omonima chiesa di via Ruggero Manna, a Cremona, in quella che fu la chiesa frequentata dal Santo e dove fu in un primo tempo tumulato, oggi chiesa sussidiaria della parrocchia “Ss. Giacomo e Agostino” nell’unità pastorale Cittanova, sono in programma diversi momenti di carattere liturgico per onorare il patrono della città e della Diocesi.

Da venerdì 10 a lunedì 13 novembre la chiesa sarà aperta in modo straordinario con orario continuato dalle 8 alle 19, per permettere la preghiera personale da parte dei fedeli, ma anche di poter ammirare le bellezze di questo luogo scoprendone la storia.

Venerdì 10 novembre sarà celebrata la Messa alle 8.30 e alle 18; sabato 11 novembre alle 8.30 e alle 18.30. Due le Messe in programma nella chiesa di S. Omobono domenica 12 novembre: alle 10 e alle 17.30.

Alle 16 di domenica 12 novembre saranno celebrati i Primi Vespri di sant’Omobono, presieduti dal vescovo Antonio Napolioni, che nell’occasione conferirà il mandato ai ministri straordinari della Comunione. Negli ultimi anni è diventato abituale, infatti, che la solennità del patrono della Diocesi sia anche occasione per l’incontro diocesano dei ministri straordinari della Comunione, tra loro e con il Vescovo, come occasione di formazione e di preghiera, oltre che per il conferimento del mandato a inizia questo servizio e per quanti lo devono rinnovare per un ulteriore quinquennio (per loro ritrovo a partire dalle ore 15.30).

Il 13 novembre, giorno della solennità patronale, saranno celebrate le Messe alle 9 e alle 18.

 

La chiesa di Sant’Omobono

La chiesa, dedicata inizialmente a Sant’Egidio, fu in seguito intitolata al santo patrono della città poiché in essa Omobono Tucenghi morì durante la celebrazione della Messa il 13 novembre 1197. Il santo fu sepolto all’interno della chiesa, che era stata costruita intorno all’anno 1000 e di cui si vede una traccia in una piccola abside ancora esistente all’esterno della chiesa attuale sul lato sinistro.

La chiesa fu trasformata alla fine del Quattrocento e la facciata rifatta nel 1602, ornandola con le statue duecentesche di marmo rosso raffiguranti sant’Omobono e il vescovo di Cremona Sicardo, che ne aveva voluto la canonizzazione.

L’interno fu interamente trasformato con una scenografica decorazione ad affresco, realizzata nel 1755 dai pittori cremonesi Giovanni Angelo Borroni e Giovanni Battista Zaist, con quadrature architettoniche e storie di sant’Omobono.

La parte più significativa degli affreschi è sicuramente la cupola, affrescata con la Gloria di sant’Omobono, straordinaria per l’effetto illusivo, mentre i quattro riquadri con le Virtù di sant’Omobono dipinti dal Borroni alla base della cupola risultano maggiormente semplificati e lineari.

All’interno è custodito l’antico crocifisso legato alla devozione del santo patrono.

Il corpo di sant’Omobono, riposto in un’arca di marmo, rimase nella chiesa fino al 1614, quando, insieme ad altre reliquie provenienti da diverse chiese cittadine, fu traslato, con una solenne processione, nella cripta della Cattedrale, dove ancor oggi si trova.

 

TeleRadio Cremona Cittanova
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