Pian di Pieca 20 dicembre 2016
Questa sera qui è triste. È triste perché in molti stanno male, malanni di stagione che non stanno risparmiando nessuno, compreso Mattia che ha la febbre alta. Sono malati anche gli ospiti: dopo la Messa ho letto le storie a Sofie intanto che, a letto, aspettava la mamma che era al lavoro. E poi lei e una delle signore hanno mangiato un pochino di minestra, sempre a letto. Anche un altro bimbo è influenzato e per lui è stato portato, in fondo al letto … in mezzo a trenta letti… un vecchio banchetto di scuola dell’oratorio, cosi ha mangiato lì. La sua mamma piange: con sacrificio ha comprato una casetta di legno e, per riscaldare ha una stufa a pallet, ma non ha ancora il tubo di scarico e a Natale non ci potrà andare. Basta poco a gettare nello sconforto le persone, specialmente adesso che si avvicina Natale. Ma qui sembra di vivere in un incubo. Fa commuovere anche me.
Ieri (lunedì 19 dicembre) sono stata invitata a raccontare del terremoto e, soprattutto dell’esperienza Caritas, ai bambini della scuola primaria di San Daniele Po (in foto), in provincia di Cremona. Con le insegnanti e le famiglie questi bambini hanno fatto una raccolta di materiale didattico che ritireremo giovedì in piazza sotto l’albero d Natale.
Sembra scontato per una mamma addobbare la casa per i propri bambini: qui non si può, bisogna accontentarsi di qualche statuina sotto un albero messo nei tendoni dove si consumano i pasti. Giustamente qualcuno mi ha chiesto come farà Babbo Natale, dove ci metterà i regali?
Mi vengono in mente gli “auguri scomodi” di don Tonino Bello: “Giuseppe, che nell’affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate… fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete …”.
Da segnalare anche, nella mattinata di domenica 18 dicembre, a Cremona, la nuotata in Po pro terremotati del “caimano” Maurizio Cozzoli.
Photogallery della nuotata pro terremotati
Nicoletta D’Oria Colonna
operatrice Caritas Cremonese