Fondazione Germani: gli eventi per la XXX Giornata mondiale dell’Alzheimer

Appuntamenti il 19, 20 e 21 settembre, tra gli spazi della struttura di Cingia de' Botti e la Cascina Colombarone. Saranno presenti specialisti e realtà del territorio che prendono a cuore il tema di questa malattia

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Manca ormai poco al 20 settembre, data in cui ricorre la XXX Giornata mondiale dell’Alzheimer. Per l’occasione, la Fondazione “Elisabetta Germani” di Cingia de’ Botti organizza tre giorni di eventi, tre occasioni pensate per informare e sensibilizzare il territorio, per tutelare le persone affette da questa malattia e le reti sociali nelle quali sono inserite. Tre giorni che – come spiega il presidente Enrico Marsella – «serviranno a presentarci come struttura, perché nel corso del tempo abbiamo investito, investiamo e continueremo a investire per diventare sempre di più punto di riferimento per quanto riguarda questa patologia nel territorio».

L’esordio di questa tre-giorni avverrà il 19 settembre, alle 16, presso la sede della Fondazione. Prima un momento di confronto sul tema della musica e dell’inclusione, dal titolo “Dove finiscono le parole inizia la musica”. A seguire il concerto, nel cortile della struttura di Cingia de’ Botti, della band Alterego.

Momento centrale del calendario di eventi sarà il convegno dal titolo “Innovazioni, buone pratiche ed interconnessioni nel percorso di cura della Persona con Malattia di Alzheimer”, occasione di informazione professionale e dibattito per gli addetti ai lavori, ma non solo. Il convegno, accreditato ECM, si terrà nella giornata del 20 settembre, dalle 8.30 alle 13, presso la Cascina Colombarone di Cingia de’ Botti e vedrà, con la moderazione della dottoressa Isabella Salimbeni, un susseguirsi di specialisti che aiuteranno ad affrontare con un punto di vista scientifico i temi legati alla cura dei pazienti e l’affiancamento delle famiglie. Tra gli interventi quelli del presidente della Associazione italiana di psicogeriatria (Aip), Marco Trabucchi, di Stefano Govoni, docente presso l’Università di Pavia, che esporrà sul tema di ”Innovazione e personalizzazione della terapia”, di Andrea Rotolo, docente in Bocconi, cui spetterà relazionare circa “Il ruolo dell’innovazione tecnologica dei servizi di welfare”. La mattinata verrà chiusa dallo psichiatra Leon Nahon, che affronterà il delicato tema dell’integrazione tra innovazioni tecnologiche e relazione nel percorso di presa in carico della persona fragile, con l’intervento “Umanità e tecnologia nella relazione di cura”. Nel pomeriggio i lavori proseguiranno con una tavola rotonda, moderata dal direttore sanitario dell’Azienda speciale comunale Cremona Solidale, la dottoressa Simona Gentile, dal titolo “Rispondere ai bisogni in modo innovativo”. Alla tavola rotonda parteciperanno vari interlocutori agenti nel territorio, allo scopo di avere una panoramica delle inter-relazioni in cui la complessità dell’assistenza alla persona fragile con decadimento cognitivo venga inquadrata da più angolature: quella delle Istituzioni, quella di un medico e quella del mondo socio-sanitario.

L’ultima giornata, quella di mercoledì 21 settembre, verterà sull’inaugurazione, alle 15, del nuovo giardino terapeutico “La natura che cura”. Un giardino realizzato secondo il progetto dell’équipe educativa-occupazionale del Nucleo Alzheimer Madre Fiordalisa, e nato dall’esigenza di consentire ai residenti di muoversi in sicurezza, e in piena autonomia, all’aperto. Saranno presenti anche Lyons Club Cremona Europea e la famiglia Garavelli di Terre Davis di Torre de’ Picenardi, a cui sono dedicati rispettivamente l’angolo dell’aromaterapia e l’area dell’ortoterapia.

«L’obiettivo principale che Fondazione si prefigge nei riguardi delle persone con-viventi con Malattia di Alzheimer e dei loro familiari è di garantire loro una presa in carico integrata, globale e condivisa, attraverso l’erogazione di servizi ed interventi appropriati e personalizzati, capaci di adeguarsi all’evoluzione della malattia stessa – sottolinea la dottoressa Salimbeni –. Il principio cardine a cui i professionisti della cura di Fondazione si ispirano è il porre al centro delle attività sanitarie e socio-assistenziali non la malattia, ma la persona con la sua storia, le sue inclinazioni e le sue possibilità, mantenendo sempre alta l’attenzione sul concetto di autodeterminazione».

Una cura medica e sociale a tutto tondo, che non può esimersi dal trascurare le reti, le relazioni, create attorno alla persona affetta da Alzheimer. «Noi consideriamo la malattia una patologia dell’intero nucleo familiare – prosegue –, in quanto mette a dura prova tutta la famiglia la quale, dopo la diagnosi, si ritrova in una situazione di sofferenza e confusione, sperimentando vissuti di solitudine ed esclusione». Conclude dunque la direttrice sanitaria: «Nella nostra presa in carico pertanto si dà ampio spazio al familiare e non lo si lascia mai solo, attraverso colloqui informativi e di orientamento, con il coinvolgimento in attività ed iniziative, ma anche con supporto psicologico specialistico, qualora necessario. È nostro compito permettere ai familiari di avere gli strumenti per affrontare la malattia e aiutare il proprio caro a vivere al meglio la propria quotidianità. Attraverso la conoscenza inoltre il caregiver ottiene un secondo, ma non meno importante, beneficio: imparare a prendersi cura di se stesso e della propria salute».

Una necessità di tutela sociale del paziente che si intreccia con il bisogno di essere promotori e sensibilizzatori di questo tema. Un’idea confermata dal direttore generale della Fondazione Germani, Ivan Scaratti: «Come riportato dal Piano Nazionale Demenze, anche per noi sono obiettivi fondamentali il combattere lo stigma e gli stereotipi nei confronti della malattia e il favorire l’inclusione sociale della persona con disturbi cognitivi. Le varie iniziative di sensibilizzazione hanno lo scopo di ridurre l’isolamento e l’emarginazione delle persone con demenza, dando loro voce e riconoscendo i loro diritti, ma anche di consentire diagnosi più precoci e favorire una maggiore accessibilità ai servizi a disposizione».

Scarica la locandina dell’evento

Matteo Cattaneo
TeleRadio Cremona Cittanova
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