Fiesco, l’8 settembre l’incoronazione dell’effigie della Vergine Maria alla presenza del vescovo Napolioni

Nell’occasione sarà anche inaugurato il restauro dell’esterno dell’intera chiesa e del campanile

image_pdfimage_print

Giovedì 8 settembre, nel contesto di una settimana ricca di iniziative, la parrocchia di Fiesco unitamente a quella di Trigolo vivranno un momento particolare di fede e devozione. Sarà inaugurato il restauro dell’esterno dell’intera chiesa e del campanile e si terrà la suggestiva celebrazione d’incoronazione dell’effigie della Vergine Maria alla presenza del vescovo Antonio Napolioni che alle 21 presiederà l’Eucaristia nella festa della Natività di Maria.

In preparazione all’evento lunedì 5 settembre si terrà un incontro pubblico nel quale il liturgista cremonese don Gianni Cavagnoli spiegherà il senso del rito dell’incoronazione, mentre martedì 6 settembre il vescovo di Crema Daniele Gianotti presiederà la recita del Rosario solenne.

La settimana si concluderà con la Messa solenne di ringraziamento celebrata l’11 settembre dal parroco don Marino Dalè.

 

Benedizione e inaugurazione dei restauri esterni della chiesa di Fiesco

Un sogno coltivato verso la fine del secolo scorso da don Gianfranco Castelli, continuato da don Vito Magri, don Mario Bergami, don Angelo Rossi e portato a compimento dall’attuale parroco don Marino Dalè. L’intero progetto è stato elaborato dall’architetto Assandri di Cumignano sul Naviglio mentre l’opera è stata realizzata dalla ditta Deldossi di Pompiano (BS).

 

Incoronazione dell’effigie della Vergine Maria

La statua della Madonna di Fiesco fu acquistata nel 1924 con i proventi della vendita delle uova che a quel tempo costituiva una fonte di introito per la parrocchia, come attesta il libro “pro manuscripto” compilato dal parroco don Castelli negli anni ‘90. Mai ebbe sul capo alcuna corona se non un piccolo cerchietto in metallo vile. Durante il tempo della recente e non ancora del tutto debellata pandemia l’intera popolazione fieschese si è rivolta in preghiera alla Madonna affinché venisse scampata dalle numerose morti legate al virus. In effetti in paese si sono avuti solo tre morti, nonostante moltissimi siano stati i contagiati e ammalati e persino ricoverati in terapia intensiva. È stata quasi una iniziativa popolare la decisione di offrire un dono votivo alla vergine Maria facendo realizzare una corona per lei e il Bambino Gesù. Attraverso una raccolta effettuata in chiesa si è potuto così realizzare la coppia di corone che verranno imposte da parte del vescovo di Cremona durante una apposita celebrazione prevista dal rituale romano.

 

Un giardino biblico

Nelle adiacenze della chiesa e nel giardino della casa parrocchiale è in via di allestimento un “giardino biblico” che, raccogliendo le principali piante citate nel libro sacro, costituisce una forma di catechesi naturale con una particolare attenzione all’ambiente, tema tanto caro anche al nostro amato pontefice Francesco. Nella parte dedicata all’antico testamento si parte dalla classica e famosa “mela” (per quanto non venga nominata espressamente nella genesi), si osservano gli alberi di noce (presenti nel cantico dei cantici) per giungere alla melagrana pianta della regalità. Il tutto delimitato da papiri, chiaro rimando alla cesta di Mosè realizzata con papiri intrecciati e alla schiavitù d’Egitto del popolo ebraico, accompagnati da cipolle, erbe amare, rafano ecc., che ricordano alcuni ingredienti della cena pasquale ebraica. Completano il giardino in allestimento le piante di leccio, lentisco, ecc. Nella parte del nuovo Testamento non possono mancare gli ulivi, la vite, il fico, l’aloe, gli oleandri, l’erba di san Giovanni e di san Pietro, l’alloro e il carrubo e altre essenze.

 

 

Facebooktwittermail