Ex Manfredini, con la riqualificazione prende nuovo slancio il progetto “Cremona, città universitaria”

Il 5 maggio presentati in Finarvedi i dettagli del progetto di rifunzionalizzazione dell'ex caserma che diventerà il nuovo campus del Politecnico

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Con la riqualificazione della ex Caserma Manfredini e la nascita del nuovo campus del Politecnico prende nuovo slancio il progetto “Cremona, città universitaria”. I dettagli del progetto di rifunzionalizzazione della ex caserma di via Bissolati (che si concluderà a fine 2024) è stato presentato nella mattina di venerdì 5 maggio in Finarvedi, a Cremona. Presenti tutte le massime autorità del territorio insieme agli enti coinvolti nell’ambizioso progetto fortemente voluto dal cavalier Arvedi e che garantirà al Politecnico la sede di un nuovo campus in città con 35 aule didattiche, un’aula magna da 300 posti, laboratori, una biblioteca, una mensa da 300 coperti oltre a circa 9mila metri quadrati di verde a disposizione degli studenti. Nell’ex chiostro, inoltre, troverà sede lo studentato, in grado di ospitare circa 180 ragazzi e una palestra.

«Colpiti dalla testimonianza di entusiasmo e passione per il futuro della nostra città che ci viene offerta dal cavalier Giovanni Arvedi e dalla sua Fondazione, anche noi, come Diocesi cogliamo la sfida di dialogo tra le generazioni e di capacità formativa che con questo nuovo progetto viene lanciata alla comunità civile ed ecclesiale di Cremona – ha commentato il vescovo Antonio Napolioni, presente all’incontro in Finarvedi –. È un impegno per cui ci siamo già attivati in questi anni con la Pastorale universitaria e gli altri Uffici diocesani, offrendo servizi alla crescente comunità universitaria che vive dentro e con la nostra città. È un impegno che con convinzione intendiamo proseguire, insieme a tutte le realtà sul territorio che con fiducia offrono ai nostri giovani spazi e occasioni per essere protagonisti di una società più giusta e pronta ad affrontare le grandi questioni del nostro tempo».

Il futuro di Cremona passa attraverso un rapporto sempre più intenso e proficuo con le Università e tra le Università presenti sul territorio. È stato questo il filo conduttore dell’incontro in Finarvedi, alla presenza naturalmente del cavalier Giovanni Arvedi e del magnifico rettore del Politecnico Donatella Sciuto. Al tavolo, insieme alle autorità locali, tutti i sottoscrittori del protocollo d’intesa siglato nell’agosto dello scorso anno e cioè: l’Agenzia del Demanio (proprietaria dell’ex caserma Manfredini), il Ministero dell’Interno, il Politecnico con la sua Fondazione, il Comune di Cremona, la Provincia di Cremona e la Fondazione Arvedi Buschini (che sosterrà i costi della rifunzionalizzazione del comparto). A sottolineare la volontà di collaborazione tra le Università la presenza all’incontro anche del prorettore dell’Università Cattolica Giovanni Marseguerra.

«Con l’avvio del lavori nella ex caserma Manfredini – ha dichiarato il cav. Giovanni Arvedi – si porta a compimento un altro tassello fondamentale del progetto “Cremona, città universitaria”. Dopo il restauro di Santa Monica, con la qualificata presenza della Università Cattolica, siamo ora tutti insieme impegnati a dare al Politecnico di Milano una sede all’altezza dei tempi e del suo prestigio. I due Campus saranno così a breve distanza uno dall’altro generando la possibilità di ulteriori collaborazioni tra atenei e favorendo la rivitalizzazione di un comparto significativo del centro storico cittadino».

Il protocollo d’intesa, oltre a puntare sulla trasformazione in polo universitario della ex caserma Manfredini, consentirà di realizzare la nuova Questura e la caserma della Polizia Stradale nella attuale sede del Politecnico di via Sesto con il successivo trasferimento dei Carabinieri dalla caserma di viale Trento Trieste a quella di via Massarotti oggi utilizzata dalla Polstrada. In questo modo le sedi di Questura, Polstrada e Carabinieri saranno ospitate in immobili di proprietà dello Stato, risparmiando così i costi degli affitti passivi. Una grande trasformazione urbana destinata a portare significativi vantaggi alla Comunità locale.

Durante l’incontro è stato fatto il focus sul cantiere del nuovo Campus universitario che riguarda un’area di circa 30 mila metri quadrati e che, una volta terminato (fine 2024), sarà dotato di circa 35 aule didattiche, un’aula magna da 300 posti, laboratori, una biblioteca, una mensa da 300 coperti oltre a circa 9.000 metri quadrati di verde a disposizione degli studenti. Nell’ex Chiostro troverà sede lo studentato in grado di ospitare circa 180 ragazzi e una palestra da 250 mg.

«Il Politecnico di Milano – ha commentato Donatella Sciuto, rettrice del Politecnico di Milano – rafforza il rapporto con il territorio in un modello di collaborazione allargata con le Imprese, le amministrazioni locali e le università che trovano sede a Cremona. Soggetti che intendono lavorare all’unisono per aumentare l’attrattività di una città con una lunga tradizione, che ha radici profonde, ma che non rinuncia al futuro. Sappiamo infatti quanto sia importante rafforzare i servizi, la proposta formativa e le attività di ricerca capaci di stimolare e accrescere la presenza dei migliori studenti e ricercatori in contesto fatto di eccellenze locali, sempre più caratterizzato dal confronto multidisciplinare e dallo scambio di competenze».

«L’impegno per le Università – ha dichiarato il sindaco Galimberti, che al termine della mattinata ha incontrato la stampa – è strategico! Significa giovani, famiglie giovani e nuovi cittadini, imprese, ricerca e sviluppo, occupazione, promozione e attrattività della città. Per la nuova sede del Politecnico e del nuovo studentato ancora una volta un grazie enorme alla straordinaria Fondazione Arvedi-Buschini per la generosissima lungimiranza. Grazie al Politecnico per l’impegno e gli investimenti. Grazie a tutti gli enti che lavorano in questa impresa, Il progetto si completa con la nuova ed efficiente collocazione della Questura, della Polizia stradale e dei Carabinieri. Quanti luoghi in questi anni sono stati rigenerati a Cremona e quanti lo saranno nei prossimi. II Comune, con il vicesindaco Virgilio, con l’assessore Ruggeri, con tutta la giunta e i tecnici insieme, sulle Università in particolare e sui percorsi di cambiamento, continua a mettere in campo un impegno fortissimo, economico, di idee, progetti, coordinamento, valorizzazione delle risorse private. E continuerà a farlo con passione e competenza».

«La realizzazione operativa del progetto presso l’ex caserma Manfredini – ha precisato il Presidente della Provincia di Cremona Mirko Signoroni – rende Cremona e il suo territorio sempre più distretto universitario d’eccellenza e ancor più attrattivo per i giovani. Un traguardo importante e fondamentale per lo sviluppo della nostra comunità grazie alla Fondazione Arvedi Buschini ed alla collaborazione che abbiamo con Prefettura, Comune di Cremona, Politecnico di Milano e la sua Fondazione, l’Agenzia del Demanio. Dapprima la riqualificazione e la nascita del Campus a Santa Monica con l’Università Cattolica del sacro Cuore, ora in questa nuova area con il Politecnico di Milano, per dare un nuovo futuro e nuove opportunità ai nostri giovani ed accrescendo non solo l’offerta formativa, ma anche nuovi progetti innovativi al servizio della provincia e delle imprese. Un complesso intervento che darà quindi la possibilità di poter dare vita alla nuova cittadella della sicurezza, riutilizzando spazi e rendendoli più funzionali alle diverse esigenze delle Forze dell’ordine».

«Come rappresentante dello Stato sul Territorio – ha detto il prefetto di Cremona Corrado Conforto Galli – non posso che esprimere grande soddisfazione per questa iniziativa che riveste un indubbio valore sociale perché ha saputo conciliare i diversi interessi pubblici in gioco, quanto mai coincidenti in quest’occasione. È un’iniziativa di grande respiro sotto il profilo dello sviluppo territoriale, in quanto è riuscita a valorizzare beni altrimenti poco utilizzati, rispondendo contestualmente all’esigenza di ampliamento dell’offerta formativa; inoltre, garantisce una visione più complessiva delle esigenze della città e rende anche più funzionale l’attività delle articolazioni delle Forze di polizia, con un indubbio, positivo contenimento delle spese pubbliche legate ai canoni da locazione passiva. Ringrazio tutti gli Enti coinvolti per l’impegno profuso e per la grande collaborazione che si è registrata, nella fattispecie, tra istituzioni, ma anche tra istituzioni e privato. Questa è un’iniziativa che ha in sé una visione strategica di sviluppo territoriale e di questo non posso che esprimere un grato riconoscimento al Cavalier Arvedi, alla Fondazione Arvedi Buschini per come, ancora una volta, abbia saputo declinare concretamente, grazie al suo determinante contributo, questa visione. Come Autorità provinciale di pubblica sicurezza sottolineo poi con soddisfazione che questa operazione, grazie all’intervento dell’Agenzia del Demanio, consentirà un più efficace accorpamento delle articolazioni periferiche della Polizia di Stato in città, rendendo anche più funzionale la loro attività operativa, senza dimenticare che, con la definizione di questa operazione, si determinano anche i presupposti per soddisfare anche le esigenze future del Comando provinciale dei Carabinieri. Un grazie di cuore al cavalier Arvedi per questa ennesima dimostrazione di amore per questa città, che consentirà di ampliare l’offerta formativa in un contesto di eccellenza, di assoluta qualità sia architettonica che funzionale, che avrà sicuramente il pregio di trattenere i nostri giovani, ma anche di fungere quale polo di attrazione, con tutti gli indubbi benefici che si registreranno per il territorio».

«L’Agenzia del Demanio – ha dichiarato Alessandra Dal Verme, direttore generale dell’Agenzia del Demanio – ha avviato un grande processo di trasformazione alla luce del mutato contesto. Gli obiettivi di digitalizzazione, sostenibilità e innovazione si coniugano, quindi, con una nuova visione di valorizzazione dell’immobile pubblico, che diventa strumento di rigenerazione dei territori. L’ottica è la centralità dell’utenza: fabbisogni di logistica delle PA ed esigenze dei cittadini. In questo contesto, le Università rivestono un ruolo determinate per lo sviluppo dei territori, portano crescita del capitale umano, cultura, innovazione, sono motori di sviluppo. Obiettivo del PNRR è agevolare al massimo la realizzazione di residenze universitarie. Siamo molto contenti di essere parte di questo bell’intervento per il Polo universitario di Cremona, fondato su un’unità di intenti tra la Prefettura, la Provincia e il Comune di Cremona, il Politecnico di Milano e la sua Fondazione, la Fondazione Arvedi e l’Agenzia del Demanio. Lo scopo è rigenerare, sviluppare, razionalizzare, valorizzando immobili pubblici».

TeleRadio Cremona Cittanova
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