Domenica mattina a Torre l’ingresso di don Claudio Rossi

Alle 10.30 la Messa presieduta dal Vesovo per l'insediamento del nuovo parroco di Torre de’ Picenardi, San Lorenzo de' Picenardi, Pozzo Baronzio e Ca’ d’Andrea

image_pdfimage_print

Sono due gli insediamenti dei nuovi parroci in programma nella giornata di domenica 9 ottobre. Il primo appuntamento in mattinata a Torre de’ Picenardi dove alle 10.30 il vescovo Antonio Napolioni presiederà la messa di ingresso di don Claudio Rossi, nuovo parroco di Torre de’ Picenardi, San Lorenzo de’ Picenardi, Pozzo Baronzio e Ca’ d’Andrea. Don Rossi sostituisce don Giampaolo Rossoni dopo il grave incidente automobilistico alla fine dell’aprile scorso.

 

Il programma dell’ingresso

La processione d’ingresso prenderà le mosse da Villa Sommi Picenardi, il suggestivo castello di Torre. Una volta giunta sul sagrato della parrocchiale intitolata al vescovo sant’Ambrogio, il sindaco Mario Bazzani porgerà al vescovo e al nuovo parroco il saluto da parte dell’Amministrazione comunale.

Quindi in chiesa, dopo il saluto liturgico da parte di mons. Napolioni, il vicario zonale don Claudio Rubagotti darà lettura del decreto di nomina del nuovo parroco che, al termine, aspergerà l’assemblea con l’acqua benedetta e incenserà la mensa eucaristica.

Poi Palma Galli, in rappresentanza delle quattro comunità parrocchiali, porgerà il saluto al nuovo parroco e al vescovo.

La celebrazione sarà animata con il canto dal coro parrocchiale diretto dal mestro Donato Morselli e con all’organo il maestro Ugo Boni di Sabbioneta. Tra i sacerdoti concelebranti il collaboratore parrocchiale don Paolo Fusar Imperatore.

Al termine dell’omelia, tenuta da mons. Napolioni, il nuovo parroco reciterà da solo la professione di fede (il Credo), segno che sarà lui il primo responsabile della diffusione e della difesa dei contenuti della fede nella comunità. E sarà proprio don Rossi, al termine della celebrazione, a prendere la parola per il saluto ai nuovi parrocchiani.

Dopo la Messa la firma degli atti ufficiali da parte del Vescovo, del nuovo parroco e di quattro testimoni, uno per ognuna delle quattro comunità. Seguirà un momento di festa a Villa Sommi Picenardi.

In serata, invece, alle 21, sempre nella chiesa di Torre de’ Picenardi, don Rossi incontrerà i ragazzi per un momento di “presentazione”.

In preparazione all’ingresso del nuovo parroco, la sera di giovedì 6 ottobre le confessioni; venerdì 7 rosario in musica supportato dalla corale parrocchiale.

 

Biografia del nuovo parroco

Don Claudio Rossi è nato a Trigolo il 6 marzo 1958 ed è stato ordinato sacerdote il 19 giugno 1982. È stato vicario a Commessaggio (1982-1989) e a Piadena (1989-1997). Nel 1997 è stato promosso parroco di Voltido e l’anno successivo gli è stata anche affidata, in qualità di amministratore, la comunità di Drizzona. Nel 2004 il trasferimento a San Felice e San Savino. Lo scorso luglio il vescovo Napolioni l’ha nominato parroco di Torre de’ Picenardi, San Lorenzo de’ Picenardi, Pozzo Baronzio e Ca’ d’Andrea succedendo a don Giampaolo Rossoni.

 

Saluto di don Rossi sul bollettino parrocchiale

Eccomi a voi ispirato da questa giornata in cui si ricorda la nascita di Maria. La donna che ha detto il suo si a Dio, al mistero della Vita. E in questo solco mi introduco nel camminare con voi. In quel sì c’è tutta una grande avventura, un essere sospinti da dallo Spirito.

Il primo saluto a don Giampaolo unito all’augurio che resti nei nostri cuori. Il secondo di gratitudine a don Paolo per il lavoro svolto nella speranza che continui la sua collaborazione.

Quando il vescovo Antonio mi ha chiamato proponendomi di venire tra voi a prestare il mio servizio ho accolto l’opportunità come il si di Maria. Vengo a voi nella semplicità e nella disponibilità, lasciandomi guidare dallo spirito del Vangelo.

Dopo aver dato l’annuncio della mia nomina, ho inviato un saluto al Vescovo che mi chiese come stavo vivendo. Mi venne in mente una frase del cartone animato Heppy feet (piedi felici). Si era creato un enorme frattura nei ghiacciai e questa provocò un’onda. Di fronte a quell’episodio, uno degli invertrebrati percependola disse: un’onda di vita! Cavalchiamola! Così anch ‘io mi espressi. E lui: beh ti mando il mio Spirito. Ed io dissi: non troppo forte, non vorrei soccombere!. Ma lo Spirito è vita e chiama a viverla nella lode. E così con voi mi lascio sospingere dallo Spirito del Vangelo per camminare nel vivere e fare di questo vivere la lode gradita a Dio. Essere e portare un sorriso.

Vengo a voi arricchito da anni di ministero e rendo lode per tutta la ricchezza ricevuta e vissuta ed ora un dono per voi come voi lo sarete per me. Mi metto in questo servizio avendo come riferimento l’unico Maestro Gesù, detto Cristo. Lui il progetto di uomo nascosto nei secoli ed ora svelato. Progetto che ci riguarda tutti. Incarnare, rendere visibile, concreto, palpabile lo Spirito Vita.

A tutti voi un cordiale saluto nell’attesa di camminare insieme sulle strade della vita per condividere, diventare Chiesa, fratelli che camminano insieme nella propria diversità.

Facebooktwittermail