Dal 15 ottobre presso la Biblioteca del Seminario di Cremona mostra e conferenze sull’Ariosto

Al via anche una serie di conferenze promosse in collaborazione con la Scuola Normale Superiore di Pisa

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Sabato 15 ottobre alle ore 16, presso la Biblioteca del Seminario Vescovile, sarà inaugurata la mostra “Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori…”: edizioni antiche e moderne dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto possedute dall’Istituzione cremonese. Nell’occasione in programma anche la conferenza “Inseguendo Angelica che fugge. Una lettura del Canto I del Furioso” di Fabrizio Bondi, ricercatore presso la Scuola Normale di Pisa. 

L’esposizione è stata pensata in occasione del cinquecentenario della prima edizione del poema che fu pubblicato per la prima volta in quaranta canti a Ferrara nel 1516 e successivamente riedito (1521 e 1532) con modifiche linguistiche e ampliamenti che portarono alla versione finale di quarantasei canti.

Sarà possibile ammirare una selezione di preziosi volumi: dalle edizioni veneziane di Valgrisi (1558) e di Valvassore detto Guadagnino (1567), caratterizzate da un ricco apparato iconografico, alla raffinata versione settecentesca stampata, sempre a Venezia, da Antonio Zappa.

Accanto a volumi ottocenteschi in piccolo formato e all’Orlando Furioso illustrato da Gustave Doré, stampato a Milano da Treves nel 1914, saranno presenti versioni più moderne, come quella raccontata da Italo Calvino e illustrata da Gianna Nidasio, e più particolari come i fumetti Paperin Furioso della Walt Disney Italia, La Legs Furiosa di Sergio Bonelli e l’Orlando furioso di Ludovico Ariosto di Pino Zac, questi ultimi due prestati del Centro fumetto “A. Pazienza”.

L’esposizione è proposta in collaborazione con la Scuola Normale Superiore di Pisa e, in particolare, con la professoressa Lina Bolzoni, docente di Letteratura italiana presso il prestigioso ateneo e direttrice del “Centro Elaborazione Informatica Testi e Immagini”. La docente è stata nominata presidente del Comitato nazionale per il V centenario dell’Orlando Furioso; costituito per volontà del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, è composto da docenti ed esperti del poema ariostesco, rappresentanti del mondo delle istituzioni, ma anche artisti che si occuperanno di stilare e coadiuvare un programma triennale di attività.

La Biblioteca del Seminario Vescovile, aderendo a questa iniziativa, si fa promotrice di una serie di conferenze che accompagneranno la mostra e determineranno progressivi approfondimenti del poema nelle sue più diverse sfaccettature. Partendo dall’analisi letteraria e delle principali tematiche presenti nell’opera, si affronteranno in seguito tradizione ed innovazione figurativa, rispondendo alle finalità del Comitato, ben espresse da Lina Bolzoni: “Le ricorrenze, i centenari, possono passare nel silenzio e nell’oblio oppure possono essere dei segnali che risvegliano l’interesse, stimoli che agiscono come imagines agentes, per riprendere l’antica terminologia dell’arte della memoria, qualcosa cioè che è capace di mobilitare insieme ricordo e invenzione, conservazione del passato e creazione del nuovo. In teoria non ci sarebbe bisogno di centenari per coltivare l’amore per i nostri classici, per leggerli e rileggerli, per trasmetterli alle giovani generazioni in modo che ciascuno se ne appropri a modo suo, impegnandosi in un dialogo e in una fascinazione del tutto personali, come è giusto che la lettura sia”.

Sabato pomeriggio, con l’inaugurazione della mostra, Fabrizio Bondi, ricercatore presso la Scuola Normale di Pisa, proporrà la conferenza dal titolo “Inseguendo Angelica che fugge. Una lettura del Canto I del Furioso”.

Nel primo canto compaiono già con grande evidenza i temi, i procedimenti letterari e gli espedienti narrativi che si ritroveranno poi lungo tutto il grande poema ariostesco, a cominciare dall’ ‘inclusione’ del poeta nella follia del suo protagonista. Nel corso della conferenza si cercherà di mettere a fuoco, a partire dalla “gran bontà dei cavallieri antiqui”, il significato della famosa ironia ariostesca, intesa come strumento per orchestrare la partecipazione emotiva e intellettuale del lettore nella materia narrata.

Sul piano stilistico e strutturale, si verificherà come la scorrevolezza e velocità dell’ottava ariostesca crei una sorta di ‘nastro trasportatore’ che facilita il passaggio tra una scena e l’altra, attuata con una tecnica di montaggio quasi pre-cinematografico.

Tramite la lettura ad alta voce di vari spezzoni del canto, infine, si tenterà di rendere il valore sonoro-ritmico del verso ariostesco, nella convinzione che solo facendola passare per il proprio corpo e la propria voce si possa arrivare a una piena comprensione della poesia.

L’incontro rientra nell’attività di dissemination del progetto Il Furioso attraverso le immagini. Per una storia “visiva” della letteratura italiana (ERC Advanced Grant “LOOKINGATWORDS: Looking at Words Through Images: Some Case Studies for a Visual History of Italian Literature”), diretto da Lina Bolzoni (Scuola Normale Superiore di Pisa).

I prossimi appuntamenti, sempre alle ore 16, saranno sabato 5 novembre con Andrea Torre, ricercatore presso la Scuola Normale di Pisa, e sabato 26 novembre, in chiusura della mostra, con i disegnatori Claudio Arisi e Axel Felisari e la fotografa Carolina Farina.

Flyer della mostra

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