Da Cremona alla Silicon Valley con il progetto dell’Università Cattolica

Un gruppo di studenti del corso in “Innovazione e imprenditorialità digitale” hanno vissuto un'esperienza formativa a San Francisco con il professor Antoldi

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È stato il professor Fabio Antoldi, coordinatore del corso di laurea magistrale in “Innovazione e imprenditorialità digitale” dell’Università Cattolica, a presentare l’esperienza formativa di 12 studenti della facoltà di Economia e Giurisprudenza, di cui cinque proprio iscritti al corso attivo da due anni presso la sede cremonese, che hanno preso parte al “Silicon Valley immersion program”.
Gli studenti, tra cui i cremonesi Chiara Villa e Matteo Borghesi Alquati, hanno vissuto una settimana di studio, confronto e sperimentazione nella culla mondiale dell’innovazione a San Francisco, confrontandosi con i metodi di studio e con alcune delle più importanti aziende del settore come Intel, Google, Plug&Play tech center. «Non una gita, ma una tappa preziosa di un percorso formativo di alto profilo», durante la quale gli studenti hanno avuto l’opportunità di sperimentare il processo di avviamento di un progetto di startup, ma anche di osservare da vicino le prospettive più avanzate di sviluppo e applicazione delle nuove tecnologie, dal metaverso alla intelligenza artificiale. «Abbiamo notato – hanno commentato gli studenti – che dal punto di vista della preparazione accademica non abbiamo nulla da invidiare ai nostri coetanei americani. Diverso è il dinamismo, l’approccio al lavoro e la disponibilità ad investire nelle nuove idee del tessuto imprenditoriale». Un ambiente favorevole che fa della Silicon Valley il paradiso delle startup.

L’esperienza è stata possibile grazie alle cinque borse di studio messe a disposizione da Cassa Padana, presente durante la conferenza di presentazione con il direttore generale Andrea Lusenti e il direttore di distretto Fabio Tambani, che hanno sottolineato nei loro interventi l’importanza di offrire occasioni ai giovani, per la loro crescita, ma anche per lo sviluppo del tessuto produttivo territoriale. Un obiettivo condiviso dal percorso del corso in “Innovazione e imprenditorialità digitale” della Cattolica, che proprio con le aziende del territorio ha costituito una rete di relazioni virtuose. Una rete che , unita alla qualità dell’insegnamento, alla modernità delle metodologie didattiche e anche alla proposta di progetti di apertura internazionale come quello nella Silicon Valley – ha sottolineato Antoldi – consente all’Università Cattolica di essere un riferimento anche per studenti che vengono da fuori come dimostrano i dati: i 99 studenti iscritti al corso, infatti, rappresentano 16 regioni e 38 province italiane e provengono da 29 diversi atenei.

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