Cremona universitaria: passi avanti e sfide ancora da vincere

L'università è al centro della nuova puntata del podcast Torrazzo con vista: ospiti i professori Gianni Ferretti (Politecnico di Milano) ed Elena Mosconi (Università di Pavia)

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Cremona è città della musica, del Torrone e, sempre di più, città universitaria. Questo il tema della nuova puntata di Torrazzo con vista, il videopodcast prodotto da Trc, che questa settimana ha scelto di guardare al mondo dell’università e al suo rapporto con il territorio. Ospiti della puntata Gianni Ferretti, prorettore della sede di Cremona del Politecnico di Milano, e Elena Mosconi, docente di Musicologia dell’Università di Pavia, anch’essa attiva nella sede cremonese. Due voci che rappresentano anime diverse ma complementari dell’offerta formativa della città.

I numeri parlano chiaro. Nel 2024 gli iscritti alle università di Cremona sono stati più di duemila e circa il 60% proviene da fuori provincia. Un dato significativo che, come ha ricordato la professoressa Mosconi, «racconta una città capace di attrarre giovani per la qualità dell’insegnamento, per la specificità delle discipline trattate e per un rapporto diretto tra docenti e studenti, più personale e autentico rispetto a quello delle grandi metropoli universitarie. Questo è uno dei nostri punti di forza, ma anche un aspetto su cui dobbiamo continuare a investire e lavorare».

Il professor Ferretti si è detto pienamente d’accordo, sottolineando come la vera sfida per Cremona sia quella di non limitarsi a valorizzare le risorse già presenti, ma di diventare un polo attrattivo a livello nazionale e internazionale. «La sfida non è solo coltivare i talenti che abbiamo, ma fare in modo che studenti e docenti scelgano Cremona come luogo dove costruire la propria carriera universitaria e poi professionale», ha detto. Un obiettivo ambizioso, ma possibile, considerando l’eccellenza delle strutture universitarie presenti, tra le quali il nuovo campus del Politecnico.

Accanto alle prospettive accademiche, entrambi gli ospiti hanno riflettuto su un tema più ampio: che cosa rappresenta Cremona per gli studenti universitari. Secondo la professoressa Mosconi, «gli studenti hanno bisogno di riconoscersi come collettivo, come comunità. Oggi Cremona offre alcune iniziative pensate per loro, ma in modo ancora discontinuo. Servirebbe una progettualità più stabile e condivisa, che coinvolga le istituzioni, le università e la cittadinanza».

Un punto di vista condiviso dal professor Ferretti, che ha osservato come «a Cremona manchino ancora alcuni elementi fondamentali per definirsi pienamente una città universitaria. Gli studenti sentono il bisogno di essere più presenti nella vita della città, ma spesso faticano a trovare spazi e occasioni per farlo. Eppure, più che altrove, si percepisce tra i giovani il desiderio di sentirsi parte di una comunità».

Ferretti ha poi lanciato una riflessione che riassume bene il senso del suo intervento: «Cremona ha il difetto atavico di non essere pienamente consapevole delle proprie opportunità, che sono enormi». Un pensiero che diventa quasi una sfida: quella di superare una sorta di timidezza culturale che, in parte, ha frenato la crescita della città. La presenza dell’università e dei giovani è un segnale estremamente positivo, ma deve diventare un motore di cambiamento, una spinta per far emergere il potenziale che Cremona possiede.

In questo intreccio tra identità, formazione e futuro, la puntata di Torrazzo con vista offre uno sguardo vero su una città che si sta trasformando. Cremona è sempre più un luogo dove si può studiare, vivere e costruire un percorso, ma anche un polo che deve imparare a raccontarsi come tale.

TeleRadio Cremona Cittanova
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