Il Vescovo agli studenti: «Costruiamo ora un cielo più pulito e una terra più sana»

Monsignor Napolioni il 13 dicembre è intervenuto al convegno “Sviluppo umano e ambiente” organizzato dall’Ufficio scolastico territoriale

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L’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco come esortazione ad adottare un approccio di ecologia umana integrale; il green marketing come opportunità per la formazione di consumatori consapevoli e responsabili; la scuola e le agenzie educative come strumenti essenziali per lo sviluppo di una coscienza sostenibile nelle nuove generazioni. Sono i temi affrontati nel corso del convegno, organizzato dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Cremona in collaborazione con la Fondazione Lombardia per l’Ambiente e con il sostegno di Cogeme, che si è tenuto nella mattinata di venerdì 13 dicembre presso la sala Maffei della Camera di Commercio di fronte alla platea degli studenti degli istituti secondari della città.

Tra i relatori il vescovo Napolioni che si è soffermato sul ruolo della Chiesa nella promozione di messaggi orientati alla tutela dell’ambiente: «La Chiesa è per sua natura convocazione, perché ognuno di noi è chiamato alla vita, chiamato per nome, chiamato all’incontro e alla relazione – ha affermato il Vescovo -. Nell’enciclica Laudato si’ il Santo Padre si richiama esplicitamente alla missione di Francesco d’Assisi, che ha scelto madonna povertà e ha esaltato la bellezza del creato. In san Francesco si legge la grande eco di Gesù nella storia, tanto che il nome scelto da papa Bergoglio è stato per molti uno shock nel suo essere tributo agli ultimi, ai poveri, all’essenziale. Per questo motivo invito tutti i giovani a scoprire l’attualità di Francesco, autentico ecologista innamorato di Cristo e della vita».

Monsignor Napolioni si è concentrato sul focus dell’enciclica francescana del Pontefice, dedicata alla cura della casa comune: «La casa rappresenta il nido e l’identità. E ogni casa deve essere costruita tenendo conto del contesto ambientale: penso a chi ha fabbricato nelle zone sismiche da cui io stesso provengo, a chi ha realizzato abitazioni alle pendici dei vulcani o nelle golene, a chi ha cementificato isole incontaminate. Oggi è il tempo della cura. Dell’ambiente ma anche di noi stessi e dei nostri affetti, perché curare significa umanizzare i rapporti che viviamo». Il vescovo, ispirandosi al concetto di ecologia integrala di Papa Francesco, ha osservato: «Il verde è bello verde, ma non è l’arcobaleno. Non può essere esasperato dimenticando le esigenze della vita umana. Penso, ad esempio, al caso dell’ulva di Taranto: la salute e l’ambiente vanno tutelati al pari del lavoro degli operai, in un progetto umano, sociale e politico in cui tutti questi elementi convergano armonicamente».

Il Vescovo ha concluso il suo intervento con un’esortazione agli studenti: «Il nome cristiano del futuro è avvento, lo spazio dell’avventura della vita, illuminato dalla buona notizia di cieli nuovi e di terra nuova. Il Signore ci ha detto di costruire ora con lui almeno un cielo più pulito e una terra più sana».

Laura Parazzi, dirigente scolastico delegato dell’Ufficio scolastico territoriale per l’Educazione ambientale, ha sottolineato anche a nome del provveditore Fabio Molinari l’importanza dell’istituzione scolastica nello sviluppo di azioni di cittadinanza ambientale.

La responsabile dell’area Service learning e Green marketing dell’Alta scuola per l’Ambiente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Sara Bornatici, ha dimostrato come «il green marketing sia in grado di migliorare la reputazione aziendale, generare fidelizzazione e educare i clienti a una nuova cultura della sostenibilità» prima di spiegare come «essere consumatori attenti rappresenti sempre di più un vero e proprio orientamento etico».

Il professore di Storia della Scienza all’Università degli Studi di Bergamo Franco Giudice, dopo aver evidenziato l’urgenza di un «coordinamento a livello internazionale delle misure a difesa del clima» ha incitato i ragazzi in platea a «essere cittadini consapevoli e informati, che sanno dove vivono» in quanto «i tempi cambiano e anche noi cambiamo con essi».

Matteo Fumagalli, presidente della Fondazione Lombardia per l’Ambiente, ha dichiarato: «Siamo lieti e orgogliosi di aver potuto realizzare un libro, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale della Lombardia, dedicato ai temi della sostenibilità a partire dall’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco. Lo scopo del progetto editoriale è stato proprio quello di approfondire i rapporti tra uomo e natura in chiave di sostenibilità ambientale, partendo dalle riflessioni contenute nell’enciclica Laudato si’ sulla cura della casa comune, con la speranza che la sua lettura possa servire a dare un contributo importante e di valore soprattutto ai giovani. Per questa ragione abbiamo deciso di distribuirlo nelle scuole a supporto degli educatori e a tutti quelli che operano nel settore culturale e politico».

TeleRadio Cremona Cittanova
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