Comunità energetiche rinnovabili: una frontiera per l’ecologia integrale anche per la diocesi di Cremona

La Commissione diocesana di Pastorale sociale ed il Gruppo Diocesano Laudato Si’ hanno dato vita a un comitato per la proposta di un progetto territoriale

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In questi tempi sentiamo molto parlare di transizione ecologica, attenzione all’ambiente, ecologia integrale. È di questi giorni la notizia che il Parlamento italiano ha modificato gli articoli 9 e 41 della Costituzione introducendo per la prima volta in modo esplicito nel testo della Carta l’impegno alla tutela dell’ambiente.

L’art. 9 integra la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico con la «tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni».

Nell’articolo 41, quando parla di iniziativa economica, privata e libera, che non può svolgersi  «in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana» aggiunge che non può recare danno «alla salute, all’ambiente»; quindi afferma che salute e ambiente sono valori assoluti come la libertà, la sicurezza e la dignità umana.

Il ministro Giovannini, in una lettera al giornale Avvenire, commentando questo cambiamento, scrive: «Cambiare i principi fondamentali su cui si basa la convivenza civile non basta. Servono azioni, collettive e individuali, coerenti con questi principi. Servono leggi e regole per tutelare pienamente nella pratica quei principi. Ma serve anche una cultura comune basata su quei principi in grado di farci affrontare con successo le grandi sfide attuali e future, coniugando le esigenze economiche, la giustizia sociale e quella ambientale, per costruire un nuovo modello di sviluppo sostenibile basato sull’ecologia integrale di cui parla papa Francesco»

Questi temi che come cristiani abbiamo approfondito con la lettura e la meditazione della Dottrina Sociale della Chiesa e in particolare con l’enciclica Laudato Si’. Si tratta di temi che devono stimolare la nostra attenzione e la nostra cittadinanza attiva.

Un ambito di cui sentiamo spesso parlare in questi giorni, ad esempio,  è quello delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).

Ma che cosa sono?

Eugenio Bignardi

Il documento “La sfida delle comunità energetiche”, recentemente pubblicato dal Comitato scientifico e organizzatore della 49ª Settimana sociale dei cattolici italiani  svoltasi a Taranto dal 21 al 24 ottobre 2021, spiega che «non si riducono a una scelta tecnica, ma sono il frutto di un cammino spirituale e antropologico fatto insieme in questi anni come Chiesa in ascolto del territorio». Sono cioè «il sogno comune di una comunità che coopera e cammina insieme», oltre che «un modo concreto di riaffermare “l’ecologia integrale” come nuovo modello di sviluppo umano e sostenibile e per contribuire a guarire il pianeta dalle minacce del riscaldamento globale, dall’inquinamento e delle tante dimensioni dell’insostenibilità ambientale».

Anche la nostra diocesi si sta indirizzando su questo cammino: la Commissione diocesana di Pastorale sociale ed il Gruppo Diocesano Laudato Si’, su sollecitazione anche del Vescovo, hanno costituito un gruppo di lavoro che, dopo aver studiato le nuove disposizioni in merito, ed analizzato lo stato attuale del nostro tessuto territoriale, proporranno al Consiglio Pastorale diocesano e a tutte le realtà ecclesiali e sociali un progetto di CER per la nostra diocesi.

Le Comunità energetiche, finalizzate ad uno sviluppo sostenibile, poggiano su tre pilastri: sostenibilità ambientale, sostenibilità economica, sostenibilità sociale.

Un grande lavoro dove essere fatto per la formazione delle comunità e dei singoli per condividere tutte le finalità di questo percorso. La CER non è solo una risposta concreta alla crisi climatica ed ambientale, ma l’inizio di un cammino di conversione ecologica. Non perché abbiamo paura di un futuro catastrofico, ma perché ci piace vivere in armonia con il creato.

Eugenio Bignardi
(incaricato diocesano Pastorale sociale e lavoro)

TeleRadio Cremona Cittanova
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