Comunità energetiche rinnovabili, nasce la Cer Città di Cremona

La Fondazione di partecipazione è stata formalmente costituita il 12 dicembre con la sottoscrizione da parte dei soci fondatori a Palazzo comunale

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Nel pomeriggio di venerdì 12 dicembre, presso la sala Consulta del palazzo comunale di Cremona, è stata ufficialmente costituita la Fondazione di partecipazione denominata “Fondazione Cer Città di Cremona Ets”, per la gestione della comunità energetica rinnovabile (Cer) che si sviluppa sull’intero territorio cittadino.

La nuova Fondazione si colloca all’interno di un più articolato progetto promosso dalla Diocesi di Cremona, attraverso la Pastorale sociale e del lavoro, e che negli ultimi tre anni ha già portato alla costituzione di altre sei Cer sull’intero territorio diocesano, interessando le province di Cremona, Bergamo e Mantova e coinvolgendo già 27 comuni, 27 parrocchie e 18 enti del terzo settore, con un bacino di utenza di 170mila abitanti.

Numeri che con la formalizzazione della Cer della città di Cremona vedono l’adesione come soci fondatori di altri 17 entri, tra i quali il Comune di Cremona, 6 parrocchie (S. Abbondio, S. Agata, S. Imerio, S. Michele, Cristo Re, Cambonino), 2 sedi universitarie (Cattolica e Politecnico), la Cooperativa servizi per l’accoglienza della Caritas diocesana, l’Azienda speciale comunale per i servizi alla persona Cremona Solidale, la Fondazione La Pace, Csv Lombardia sud, Acli, Arci, Anfass e Consorzio Solco.

I soci fondatori, alla presenza dei rispettivi rappresentanti, hanno formalmente sottoscritto l’adesione alla Fondazione venerdì pomeriggio davanti al notaio Laura Genio, alla presenza dell’incaricato diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro, Eugenio Bignardi, e dell’ingegner Giuseppe Dasti, coordinatore del progetto Cer diocesano.

Nell’occasione è stato ufficialmente costituito il Consiglio di amministrazione della “Fondazione Cer Città di Cremona Ets” con la nomina dei consiglieri Francesco Monterosso (presidente), Enrico Manfredini, Giuseppe Monaco, Francesco Casella, Antonella D’Ambrosio, Carlo Dal Conte e Andrea Cariani. Nominato anche, in qualità di sindaco con funzioni di revisore legale dei conti, Andrea Gamba. Consiglieri e sindaco/revisore dei conti rimarranno in carica per il primo triennio.

Il progetto promosso dalla Diocesi prevede la costituzione di comunità energetiche rinnovabili in ogni territorio comunale o sovracomunale con l’obiettivo di contribuire al raggiungimento dei target europei in termini di lotta ai cambiamenti climatici e nello stesso tempo contribuendo a ridurre la povertà energetica di soggetti (singoli e famiglie) in condizione di povertà e vulnerabilità, aiutando anche ad aumentare la coesione sociale nelle comunità locali. Le Cer, infatti, pur attivate per raggiungere benefici di carattere sociale e ambientale a favore dei soci fondatori e di quanti aderiranno, assicurerà anche un vantaggio al territorio interessato con particolare riguardo all’abbattimento della povertà energetica delle fasce sociali più deboli e fragili e garantendo fondi per la riqualificazione urbana in termini di sostenibilità ambientale, grazie proprio allo stanziamento, di stabilito per statuto, di parte degli incentivi riconosciuti dal gestore dei servizi energetici sull’energia condivisa a favore di progetti e iniziative con finalità sociali o ambientali promossi sul territorio dal Comune o dagli altri enti non profit della Cer.

Il progetto prevede che i soggetti promotori e i soci fondatori delle Cer siano esclusivamente gli enti che rappresentano interessi collettivi e generali di una comunità o di un territorio, quali le Parrocchie, i Comuni e gli Enti del terzo settore, per poi aprirsi alla libera e volontaria adesione di tutti i soggetti, pubblici e privati, semplici cittadini o piccole e medie imprese. Maggiori informazioni sul sito internet www.cersolidaliets.it.

 

Le Comunità Energetiche Rinnovabili

La Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è un nuovo istituto giuridico introdotto dalla legislazione dell’Unione europea (Direttiva UE 2028/2001) e recepito nell’ordinamento del nostro Paese con il D.Lgs 199/2021 e successivi decreti e regolamenti.

Il decreto ministeriale n.414 del 7/12/2023 del MASE ha dato attuazione al decreto legislativo n. 199/2021, disciplinando le modalità di incentivazione per sostenere l’energia elettrica prodotta da impianti a fonti rinnovabili inseriti in configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile di cui all’articolo 2, comma 1, lettera h), e definendo criteri e modalità per la concessione dei contributi previsti dalla Missione 2, Componente 2, Investimento 1.2 (Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l’autoconsumo) del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (d’ora in avanti PNRR).

Mediante la costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile è possibile produrre, immagazzinare, consumare, scambiare e condividere l’energia elettrica prodotta dagli impianti a fonte rinnovabile presenti sul territorio, autoconsumando in situ l’energia generata e accumulata, con notevoli risparmi in termini di costi per la fornitura dell’energia e per le altre voci di spesa di norma presenti in bolletta. L’adesione ad una Comunità Energetica Rinnovabile consente di trarre benefici di diversa natura: benefici ambientali derivanti dalla drastica riduzione delle emissioni di CO2 quale logica conseguenza dell’incremento di produzione di energia da fonte rinnovabile; benefici economici, dovuti sia all’autoproduzione e all’autoconsumo in situ di energia rinnovabile che dall’incentivo erogato dal GSE sull’energia condivisa all’interno di una configurazione di autoconsumo diffuso; benefici di carattere sociale consentendo di attuare prassi di coesione sociale, favorendo la lotta alla povertà energetica delle fasce sociali più deboli e fragili.

 

Le prime 6 CER in diocesi di Cremona

Negli ultimi mesi del 2024 sono state formalmente costituite sul territorio diocesano 6 CER, tra loro coordinate in rete dalla Diocesi di Cremona. In totale vedono il coinvolgimento di 72 Enti (di cui 27 Comuni, 27 Parrocchie e 18 Enti del Terzo settore/Fondazioni) con un bacino di utenza di 170mila abitanti.

Di seguito l’elenco delle prime 6 CER costituite in diocesi e a cui ora si aggiunge anche quella della città di Cremona:

  • “Fondazione CER Fonte” con sede a Caravaggio costituita da 8 enti sottesi alla medesima cabina primaria: i Comuni di Caravaggio (Bg) e Fornovo San Giovanni (Bg), le Parrocchie di Caravaggio (Bg), Masano (Bg), Fornovo San Giovanni (Bg) e Vailate (Cr), la Fondazione “Don Pidrì e Don Pierino” in Caravaggio e la Fondazione Asilo infantile “Don Arturo Bietti” in Fornovo San Giovanni
  • “Fondazione CER Soresina – San Bassano” con sede a Soresina costituita da 6 enti sottesi alla medesima cabina primaria: i Comuni e le Parrocchie di Soresina (Cr) e San Bassano (Cr) con le Fondazioni “Benefattori Soresinesi onlus” di Soresina e ”Istituto Carlo Vismara – Giovanni De Petri onlus” di San Bassano
  • “Fondazione CER Solidale Elettra” con sede a Castelverde costituita da 13 enti sottesi a due cabine primarie: i Comuni di Castelverde (Cr), Casalbuttano ed Uniti (Cr), Olmeneta (Cr), Paderno Ponchielli (Cr), Corte de’ Frati (Cr), Persico Dosimo (Cr) e Pozzaglio ed Uniti (Cr), le Parrocchie di Castelverde, Casalbuttano, Paderno Ponchielli e Corte de’ Frati, la Fondazione “Opera Pia SS Redentore” di Castelverde e la Cooperativa Nazareth di Persico Dosimo
  • “Fondazione CER Postumia” con sede a Sospiro costituita da 15 enti sottesi a due cabine primarie: i Comuni di Sospiro (Cr), Vescovato (Cr), Pieve San Giacomo (Cr), Bonemerse (Cr), Malagnino (Cr) e Grontardo (Cr), le Parrocchie di Sospiro, Vescovato, Pescarolo, Pieve San Giacomo e Malagnino, le Fondazioni “Istituto Ospedaliero” di Sospiro, “Esilda e Francesco Soldi” di Vescovato e “Elisabetta Germani” di Cingia de’ Botti con Cosper Impresa Sociale di Pieve San Giacomo
  • “Fondazione CER T.O.P. Energie” con sede a Gussola costituita da 14 enti sottesi a due cabine primarie: i Comuni di Gussola (Cr), Piadena Drizzona (Cr), San Giovanni in Croce (Cr), Scandolara Ravara (Cr), Martignana Po (Cr) e Rivarolo Mantovano (Mn), le Parrocchie di Gussola, Piadena, San Giovanni in Croce, Scandolara Ravara e Rivarolo Mantovano, l’Associazione Amici di Emmaus di Torre de’ Picenardi (Cr), l’Ospedale Aragona di San Giovanni in Croce e la Fondazione Tosi Cippelletti di Rivarolo Mantovano
  • “Fondazione CER Casalasco–Viadanese” con sede a Viadana costituita da 16 enti sottesi a tre cabine primarie: i Comuni di Viadana (Mn), Casalmaggiore (Cr), Commessaggio (Mn) e Pomponesco (Mn), le Parrocchie di Santa Maria Assunta in Castello di Viadana, San Pietro Apostolo di Viadana, Cicognara (Viadana – Mn), Santo Stefano in Casalmaggiore, San Leonardo in Casalmaggiore, Commessaggio e Pomponesco, le Fondazioni “Grassi” di Viadana, “Carlo Busi” di Casalmaggiore e “Mazzucchini” di Pomponesco con la Cooperativa Palm Work & Project di Viadana e la scuola per l’infanzia Sant’Albino di Commessaggio

 

 

Comunità Energetiche Rinnovabili, il progetto diocesano cresce con l’avvio di una nuova realtà: “CER città di Cremona”

 

TeleRadio Cremona Cittanova
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