Comunicato della diocesi sul presepe nel cimitero di Cremona

La Chiesa cremonese non si riconosce nelle parole ingiustamente attribuite al cappellano. Tantomeno nell'utilizzo -discutibilmente amplificato dai media - di un semplice malinteso

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In merito alla vicenda riguardante l’allestimento del presepio all’interno del cimitero cittadino, la Diocesi di Cremona precisa di non riconoscersi nelle parole ingiustamente attribuite al Cappellano del cimitero. Tantomeno nell’utilizzo – discutibilmente amplificato dai media – di un semplice malinteso.

La giusta integrazione e l’incontro fraterno tra appartenenti ad altre fedi non presuppone l’annullamento delle proprie radici e identità, ma chiede il rispetto, lo scambio reciproco e la conoscenza delle diverse tradizioni religiose, tanto più quando esse – come il messaggio del Natale – trasmettono un messaggio di pace e di unità tra tutti i popoli.

La Diocesi auspica che i simboli religiosi e le tradizioni cristiane siano sempre visti come ponti per l’incontro e mai vengano utilizzati per dividere o allontanare. Solo così si rimane coerenti con la fede cristiana e autentici discepoli di Colui che ha voluto “attirare a sé ogni creatura.”

Insieme quindi alla giusta preoccupazione di non smarrire i segni della tradizione cristiana, invita a sentirsi ugualmente impegnati a riconoscere quel Gesù – raffigurato in questi giorni nel presepe – vivo nel volto di tanti fratelli oggi come allora, alla ricerca di un riparo e di vera accoglienza.

Don Gianpaolo Maccagni
Vicario episcopale per la pastorale

 

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