Si sono conclusi nei giorni scorsi i lavori di sistemazione della chiesa parrocchiale di Santa Giulia, a Cicognara. L’edificio sacro, come ricorda il parroco don Andrea Spreafico, era rimasto lesionato a seguito del sisma 2012: «Da allora era allestito un ponteggio di sostegno nella prima campata, a ridosso della controfacciata».
Quella porzione di chiesa non era più agibile; ma l’unità pastorale Beata Vergine delle Grazie aveva preferito affrontare prima alcune altre priorità: in particolare la riparazione e riapertura della chiesa di Cogozzo, rimasta più pesantemente danneggiata dal sisma; la sistemazione del campanile di Roncadello; e gli investimenti necessari al rilancio dell’oratorio unitario di Cicognara.
L’intervento in Santa Giulia è stato eseguito dalla ditta Edil Frigé di Covo (Bergamo), e costerà 25mila euro alle casse parrocchiali. Gli addetti hanno provveduto dapprima alla sutura delle crepe passanti, quindi alla stesura di una copertura rinforzata: in pratica è stata posata una sorta di rete, che servirà a tenere “legata” la volta. Terminata la parte strutturale del cantiere, gli stessi addetti hanno ripulito gli stucchi in rilievo del soffitto e della “luna” della controfacciata. A seguito di tali interventi, la settimana scorsa i ponteggi sono stati finalmente rimossi.
Dopo le necessarie pulizie, a cura di alcuni volontari, la chiesa – che quasi un secolo fa fu retta da don Primo Mazzolari (ed ebbe tra i parrocchiani il premio Nobel Grazia Deledda) – è tornata dunque all’originario splendore: le ferite inferte dal sisma resteranno solo un ricordo. I fedeli hanno potuto riammirare nella loro interezza gli interni dell’edificio sabato mattina, in occasione della recita delle Lodi, e domenica pomeriggio durante la messa vespertina.
