«Belli dentro», dal Sinodo dei giovani un percorso di fede con i detenuti

Venerdì 2 novembre il Vescovo incontra i 40 giovani di parrocchie, movimenti e associazioni diocesane che prepareranno e condivideranno una serie di incontri con i loro coetanei nel carcere di Ca' del Ferro

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Il carcere di Ca’ del Ferro guarda Cremona da lontano. Le automobili scorrono indifferenti a fianco delle imponenti mura di cinta quando lasciano la città, dirette al casello autostradale. Eppure là dentro – fuori dalla quotidianità – ci sono persone, spesso giovani, che chiedono di non perdere il contatto. Un aiuto per riscattare un errore, o per non ripeterlo. A questa richiesta di aiuto prova a rispondere con un nuovo slancio la diocesi.

L’invito incalzante del Papa a farsi Chiesa in uscita si è tradotto nell’invito del Vescovo Napolioni a guardare proprio verso il carcere, estrema periferia sociale di una città di provincia. Durante i mesi del Sinodo diocesano monsignor Napolioni ha invitato in particolare i giovani ad aprire un canale di comunicazione con i detenuti, proponendo una serie di incontri tra i giovani e i loro coetanei. E oggi quelle occasioni cercano una continuità. Il progetto, proposto da don Roberto Musa e don Graziano Ghisolfi della cappellania del carcere in collaborazione con l’Ufficio diocesano di pastorale Giovanile e la direzione della casa circondariale, si chiama «Belli dentro» e coinvolgerà circa 40 giovani delle parrocchie, dei movimenti e delle realtà ecclesiali della città. «Saranno loro – spiega don Musa – a proporre in prima persona un percorso di fede condiviso con i detenuti, attraverso incontri mensili in carcere». Al centro i temi della fede e la scelta di linguaggi comuni per condividerli con chi sta pagando per un errore nel silenzio di un carcere, nell’attesa di una nuova possibilità.

Il Vescovo Napolioni aprirà  il cammino di preparazione del progetto «Belli dentro» che coinvolgerà 40 giovani appartenenti a diverse realtà ecclesiali diocesane nella condivisione di un percorso di fede con i detenuti. Il 2 novembre (ore 20.45) al Centro pastorale il Vescovo proporrà una riflessione sulla Parola per ispirare l’impegno dei giovani.

Sabato 10 novembre un secondo appuntamento vedrà don Roberto Musa e don Graziano Ghisolfi, cappellani del carcere, e don Paolo
Arienti, responsabile dell’Ufficio di Pastorale giovanile, guidare dalle 15 alle 17 i laboratori di preparazione degli incontri che si svolgeranno dentro la casa circondariale. Partendo dalla conoscenza della realtà carceraria, si sceglieranno i temi da trattare e le modalità di condivisione.

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