Associazione Autonomia Giovani, per l’Immacolata inaugurata Casa famiglia San Giuseppe

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Il pomeriggio di venerdì 8 dicembre ha segnato la nascita ufficiale di Casa famiglia San Giuseppe, la struttura dell’associazione “Autonomia Giovani” (A.Gio) di via Breda, ricavata negli spazi dell’oratorio di Sant’Agostino, a Cremona, per l’accoglienza di giovani che vivono in situazioni di disagio, offrendo loro – e alle loro famiglie – un supporto socio-educativo. Casa San Giuseppe, costituita da un’ampia area interna con spazi dedicati ad attività e come un luogo di vita familiare confortevole e accogliente, trova spazio dove già sono presenti anche i “laboratori di produzione sociale” dell’associazione, progetto sperimentale inaugurato nell’aprile 2022 con l’intento di attivare percorsi occupazionali per quelle persone in disagio sociale che vengono giudicate non adatte ad un’occupazione stabile.

Quella che prende forma nell’aprile 2022 dal punto di vista istituzionale è un’idea nata sei anni prima all’interno di un istituto scolastico cittadino, dall’incontro tra l’insegnante Francesco Falasco e Davide, educatore professionale.

«Ci siamo scambiati difficoltà nell’interagire con i ragazzi, ansia educativa, analisi di comportamenti, ci siamo fatti tante domande sul non senso che i ragazzi vivevano, sull’apatia e l’indifferenza difronte ai vari stimoli loro proposti. – ha ricordato Falasco, presidente dell’associazione A.Gio nell’incontro che l’8 dicembre ha preceduto il taglio del nastro della casa famiglia – Da tutto questo scambio di idee è nata la voglia di metterci in campo, di metterci alla prova e di offrire contenuti forti al loro vivere quotidiano e passare dalle elucubrazioni mentali a fatti concreti». Da qui è nato appunto il progetto sperimentale laboratori di produzione sociale”.

Poi il provvidenziale incontro con un giovane senegalese, Abass, mediatore culturale e linguistico, con Marinella, donna speciale, umile e sempre entusiasta, don Nicolas, cappellano della comunità africana francofona e tanti altri: Cinzia, Issa, Giovanna, Anna, Luigi, Manolo, …

«La nostra famiglia associativa – è stato sottolineato – si arricchiva sempre più di umanità, intesa sia come sentimento di solidarietà, comprensione, altruismo, benevolenza, sia come persone in carne e ossa, nella ricchezza della diversità che ci ha permesso di arrivare a quest’altra data importante: l’8 dicembre 2023, festa dell’Immacolata, con l’inaugurazione di un altro tassello, una casa famiglia per altri giovani ancora più in difficoltà. Sarà infatti lo spirito e lo stile famigliare, insieme alla presenza costante di adulti come punti di riferimento chiari a caratterizzere la nostra casa. Che non sarà la casa “famiglia del Mulino Bianco”, ma un luogo concreto dove sperimentare relazioni, impegni, senso di responsabilità e crescita per vivere il quotidiano mai nella ripetitività dei gesti, ma nella creatività tesa al miglioramento continuo e costante del proprio essere persona».

Per dare ancora più valore a questo evento, il momento dell’inaugurazione è stato arricchirlo con un incontro legato sia alla figura di san Giuseppe, papà di Gesù, che alla figura di don Lorenzo Milani con l’intervento della professoressa Daniela Negri (che ha introdotto l’evento con una presentazione della figura di san Giuseppe, cui è stata intitolata la casa famiglia), del professor Antonio Ariberti (che ha presentato la figura di don Lorenzo approfondendo la sua vocazione di prete per i poveri e per i giovani e la sua innovativa carica educativa) e mosignor Attilio Arcagni, (che ha offerto parecchi spunti di meditazione).

Al termine dell’evento la benedizione e l’inaugurazione con il taglio del nastro a cui è  seguita la visita alla casa ristrutturata e pronta all’accoglienza..

Oltre alla casa c’è stata la forte richiesta dei presenti di vedere anche i laboratori. Ha sorpreso l’ampiezza e la bellezza architettonica e storico/cristiana del luogo: difficile immaginarsi che una piccola associazione da poco in attività disponesse di tali spazi. Alcuni presenti si sono proposti di partecipare a vario titolo alle attività di A.Gio sorpresi dalla peculiarità del progetto che, oltre a vedere presi in carico giovani in difficoltà, è comunque aperta a tutti i giovani, che possono quindi incontrarsi nella loro differente condizione di vita.

TeleRadio Cremona Cittanova
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