«L’agricoltura sociale non è solo un modo per coltivare la terra: è un potente strumento per costruire comunità più forti e inclusive. Si basa su pratiche che integrano l’agricoltura con iniziative sociali, dando supporto a persone fragili o in difficoltà, offrendo servizi alla comunità e alle famiglie, diventando un punto di riferimento per le fasce d’età più sensibili, come i bambini e gli anziani, e per persone con fragilità. Consideriamo significativo e prezioso il fatto che siano soprattutto le donne, le imprenditrici agricole, a coltivare esperienze di agricoltura sociale nel nostro territorio». A parlare è Daniela Antonioli, vicepresidente di Coldiretti Donne Cremona, nel presentare un’iniziativa che arricchisce il mercato di Campagna Amica a Cremona, con il debutto delle “conserve e confetture prodotte in momenti felici”, nate nel segno dell’agricoltura sociale.
«Le nostre conserve e confetture sono frutto di un percorso bellissimo, condiviso con le ragazze e i ragazzi di ThisAbility – spiega Elisa Mignani, titolare dell’agriturismo “Il Campagnino” di Pessina Cremonese e presidente di Terranostra Cremona –. Durante l’estate, tutti i martedì, abbiamo raccolto i prodotti dell’orto, poi nel laboratorio ci siamo dedicati alla preparazione delle confetture e delle conserve. Quindi, insieme, abbiamo curato le etichette. Su tutti i prodotti scriviamo che sono “nati in momenti felici”, perché davvero è un progetto nel segno dell’allegria, della gioia di stare insieme».
Con l’aiuto dei ragazzi di ThisAbility, le conserve e confetture “nate in momenti felici” sono in vendita presso il mercato di Campagna Amica, in tutte le uscite a Cremona, vale a dire ogni martedì mattina sotto i portici di via Monteverdi e la domenica, con cadenza mensile, in piazza Stradivari (la prossima uscita è fissata per domenica 13 ottobre).
In provincia di Cremona, quando si parla di agricoltura sociale, il pensiero corre subito anche all’esperienza virtuosa dell’agrinido “Piccoli Frutti” che Gianna Balestra, con la figlia Giulia Maghenzani, gestisce presso il Boschetto di Cremona. L’agrinido accoglie bimbe e bimbi da zero a 36 mesi, donando la meravigliosa avventura di crescere immersi nel verde, a contatto con gli animali della fattoria, scoprendo la bellezza della natura, il valore della stagionalità, la cura della nostra terra. L’azienda agricola di Gianna e Giulia ha collaborato anche a progetti d’inclusione, nati per combattere la dispersione e l’abbandono scolastico, dedicati a pre-adolescenti e giovani che frequentano con fatica, o che hanno lasciato, le scuole e ancora non si sono affacciati al mondo del lavoro. I giovani vengono accolti in azienda, coinvolti ad esempio nella raccolta delle fragole, così da avvicinarsi al valore del lavoro in agricoltura e alla cura del territorio.
Anche gli anziani sono tra i protagonisti delle iniziative messe in campo da Coldiretti Donne Cremona, nel segno dell’agricoltura sociale. «Un’iniziativa particolarmente significativa è stata quella accolta dalla Fondazione Opera Pia Ss. Redentore di Castelverde. Abbiamo proposto agli ospiti della struttura alcuni laboratori, il cui filo conduttore è stato l’incontro con l’agricoltura – spiega Maria Paglioli, titolare dell’agriturismo-fattoria didattica Cà Bianca di Ossalengo –. Il nostro impegno, che speriamo di rinnovare presto, è quello di portare i colori, i profumi e i sapori della campagna cremonese dentro le stanze dell’Opera Pia, raccontando a chi partecipa ai laboratori un po’ del nostro lavoro e della nostra agricoltura».