AC, l’arte del discernimento nel nuovo numero di Dialogo

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Un anno importante per l’AC e per la Chiesa tutta. Per l’AC è un anno che condurrà al rinnovo delle cariche associative a diversi livelli, per la Chiesa caratterizzata dlla fase “sapienziale” del Sinodo. In entrambi i casi è di vitale importanza l’azione del “discernimento”. In questo contesto Dialogo, il periodico dell’Azione Cattolica cremonese, offre ai suoi lettori una gamma di proposte di riflessione proprio sull’arte del discernimento, per usare le parole di papa Francesco.

Vanno lette in quest’ottica le testimonianze del dossier “L’AC che vorrei”, proiettate sull’immediato futuro dell’Associazione, così come l’invito del presidente Emanuele Bellani a rinverdire la fecondità delle relazioni dentro la fedeltà a Dio e agli uomini (editoriale “Ricominciamo?”) e i resoconti dei campiscuola estivi, quali esperienze vive e attuali di una incarnazione della fede nella quotidianità.

Per l’AC discernimento significa presa di coscienza del proprio ruolo odierno nella Chiesa e nel mondo, ascolto, capacità di analisi, coraggio, creatività, rinnovata passione per Dio e per gli uomini. Significa, prima di tutto, porre la Parola di Dio e la celebrazione del mistero eucaristico a fondamento di ogni proposito comunitario, nella ritualità e nella vita, come afferma don Gianpaolo Maccagni (“Si avvicinò e camminava con loro”).

 

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TeleRadio Cremona Cittanova
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