A Soresina festa dei campanari dopo i lavori per il ripristino del sistema manuale di suono a corde e a tastiera

Il nuovo sistema è stato intitolato all’ultimo campanaro soresinese, Luigi Zanesi; l'inaugurazione nel giorno del saluto al parroco don Piccinelli

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Domenica 15 settembre la torre campanaria di Soresina è stata teatro della prima festa dei campanari. Una festa per suggellare la fine dei lavori di ripristino per il suono manuale delle campane, salutando il parroco don Angelo Piccinelli destinato a un nuovo ministero.

Ad animare la festa i campanari della Federazione Campanari Ambrosiani e alcuni giovani campanari di zona che, da veri appassionati, hanno affiancato “maestri” più esperti nel suono a corde e a tastiera durante tutto la giornata.

I primi concerti solenni si sono fatti sentire a partire dalle 10. Alle 11.25 la benedizione, da parte del parroco, del nuovo sistema di suono delle campane, cui è seguita una dimostrazione del suono a tastiera con varie allegrezze. Nel pomeriggio, salite guidate al campanile, fino alla cella campanaria dove è posizionata la tastiera, e dimostrazioni di suono a tastiera e a corda fino al concerto solenne conclusivo delle 18.

Le campane di Soresina ritornano al suono manuale dal lontano 1969. In quell’anno, infatti, in occasione del pensionamento dell’ultimo campanaro ufficiale, il tradizionale sistema a corde e a tastiera delle campane fu sostituito da un sistema di automazione.

I lavori per ripristinare il sistema manuale di suono a corde e a tastiera delle campane, iniziati lo scorso autunno, sono stati curati da Maurizio Bertazzolo, giovane esperto di campanologia specializzato in ripristino dei sistemi manuali e di accordatura delle campane, affiancato da Francesco Stoppelli, volontario soresinese, che si è messo a disposizione per consentire il regolare svolgimento delle attività. Oltre ai lavori di ripristino del sistema manuale (a corde e tastiera), mantenendo operativo e perfettamente funzionante il sistema di automazione, sono state bilanciate le campane per consentirne un suono più armonioso e agevole.

Il nuovo sistema è stato intitolato all’ultimo campanaro soresinese, Luigi Zanesi, per tutti Bigin del Nonu, con la speranza che i soresinesi possano recuperare un legame con le campane e con le tradizioni che per sessant’anni Bigin del Nonu ha tramandato a intere generazioni. I lavori sono stati possibile grazie alla generosità di alcuni benefattori. Sulla targa commemorativa si legge: “Ripristinato nell’Anno del Signore 2023-24 in memoria di Angela Maestroni e Mario Tondini il suono manuale delle campane di S. Siro la Comunità soresinese dedicò allo storico campanaro Luigi Zanesi, universalmente e affettuosamente conosciuto come Bign del Nonu.

Il campanile, che fiancheggia la chiesa parrocchiale di Soresina, è uno dei più alti della provincia, con un concerto a 12 campane che poche altre torri campanarie della zona possono vantare. La torre svetta per ben 51 metri (56 calcolando la statua del Cristo Redentore, in rame dorato sbalzato, collocata sulla sua cima e opera dell’artista milanese Zucchi): fu progettata da Luigi Voghera e fu costruita tra il 1836 e il 1839. Nel 1851, sotto la guida dell’architetto Carlo Visioli, furono completati gli ornamenti. La torre è impreziosita da otto statue di santi (opera del milanese Cocchi) e dalla meridiana realizzata da Leone Lodi.

La cella campanaria ospita un concerto di 12 campane (11 campane più 1 semitono) in Sib 2 realizzato principalmente dalla ditta Crespi di Crema.

Annalisa Tondini
TeleRadio Cremona Cittanova
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