A Castelleone l’ultimo saluto a don Emilio Doldi

Il 21 settembre i funerali del parroco emerito di San Daniele Po deceduto sabato a 76 anni alla Fondazione Brunenghi

image_pdfimage_print

Si sono svolti nella mattina di lunedì 21 settembre, nella chiesa parrocchiale di Castelleone, i funerali di don Emilio Doldi, deceduto sabato 19 settembre a 76 anni presso la casa di riposo della Fondazione Brunenghi, a Castelleone, suo paese d’origine, dove era ricoverato da qualche anno, dopo aver lasciato per motivi di salute la parrocchia di San Daniele Po.

Una vita e un ministero, quello di don Emilio, che il vescovo Antonio Napolioni nell’omelia ha voluto in qualche modo mettere in parallelo a quelle dell’evangelista Matteo (nel giorno della sua festa liturgica) e dell’apostolo Paolo (prendendo spunto dalla prima lettura). Anzitutto nella consapevolezza che la conversione non avviene solo con episodi straordinari, ma «ci si deve convertire ogni giorno. E ogni piccolo prete, e ogni piccolo cristiano, è chiamato ogni giorno a lottare contro il peccato, la pigrizia, le tentazioni, la superficialità, le cattive abitudini, la maldicenza, lo scoraggiamento». «La vita cristiana è una lotta – ha detto il Vescovo – e dunque una quotidiana conversione».

«Celebriamo anche noi l’addio a un apostolo di Gesù», ha proseguito ancora mons. Napolioni che in don Doldi ha voluto vedere, in un certo modo, anche la figura di un evangelista. «Quei vangeli continuiamo a scriverli nella nostra carne, in piccole pagine di vita quotidiana, evangelizzando non solo dal pulpito, ma con la vita, fatta di parole tradotte in realtà, gesti quotidiani e testimonianza. Lì si che siamo tutti un po’ evangelisti».

Il riferimento a Paolo “prigioniero del Signore” è stato, invece, lo spunto per ricordare il periodo della malattia di don Emilio. «Chi mette al centro Cristo Geù – ha rilevato il Vescovo – non perde la bussola nei momenti difficili».

Da ultimo mons. Napolioni ha ripercorso il legame tra il sacerdote e alcuni santuari mariani. «Don Emilio è cresciuto alla scuola della Madonna della Misericordia – ha ricordato –, poi ha servito la Madonna del Roggione e, infine, ha cantato le lodi della Madonna della Fiducia. Credo sia una traiettoria stupenda, in cui adesso Maria in persona lo accoglie, lo presenta alla misericordia del Padre, affinché la sua fiducia trovi pieno compimento nella gioia e nella pace eterna».

In tanti hanno voluto prendere parte all’ultimo saluto a don Emilio accanto ai familiari, alla presenza di una rappresentanza ufficiale dell’Amministrazione comunale di Castelleone.

Con monsignor Napolioni ha concelebrato il vescovo emerito Dante Lafranconi, il parroco di Castelleone don Giambattista Piacentini, i vicari episcopali e diversi confratelli, tra cui don Roberto Musa, successore di don Doldi come parroco di San Daniele Po.

Photogallery della celebrazione

 

Profilo di don Emilio Doldi

Don Emilio Doldi era nato a Credera il 9 luglio 1944 ed è stato ordinato sacerdote il 28 giugno 1969 mentre risedeva nella parrocchia di Castelleone.

Ha iniziato il proprio ministero come vicario a Isola Dovarese. Nel 1977 il trasferimento a Roggione di Pizzighettone, parrocchia della quale nel 1987 è diventato parroco.

Nel 2003 il vescovo Dante Lafranconi l’ha scelto come parroco di S. Daniele Po e Isola Pescaroli, incarico ricoperto fino al 2016 quando il vescovo Antonio Napolioni aveva accettato la sua rinuncia per ragioni di salute, divenuta effettiva dal 1 gennaio 2017.

TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail