A Casalmaggiore un corso per il welfare di comunità

Inizia giovedì 7 marzo il percorso promosso da Acli Casalmaggiore, Consorzio Casalasco Servizi Sociali, Amurt e cooperativa Sentiero in collaborazione con la parrocchia di Santo Stefano

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Ha inizio giovedì 7 marzo il corso “Welfare di comunità a Casalmaggiore”, all’interno del progetto “Semi di futuro: volontariato giovanile e rete di associazioni in provincia di Cremona”, finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e promosso da Regione Lombardia – DG Politiche sociali, abitative e disabilità. L’iniziativa è promossa dal circolo ACLI di Cremona (capofila del progetto) e da Consorzio Casalasco Servizi Sociali, AMURT, Sentiero Cooperativa Sociale Onlus, in collaborazione con la parrocchia di Santo Stefano in Casalmaggiore.

Il corso, che si terrà giovedì 7, 14 e 21 marzo alle ore 18 presso l’oratorio di Santo Stefano a Casalmaggiore, si propone di formare singoli e famiglie sul tema del disagio giovanile, sondando quelle fragilità che portano molti adolescenti a rischio di abbandono scolastico e isolamento sociale.

La locandina

Per questo motivo la formazione è stata affidata al dott. Roberto Guaglianone (Saronno, 1968), un volto noto a Casalmaggiore perché già formatore presso il corso di Accoglienza in famiglia organizzato dal locale circolo ACLI nel 2017. Giornalista professionista “prestato” per anni al sociale, consulente presso la Caritas Italiana per progettazione in favore dei rifugiati e attualmente impegnato alla redazione del mensile da strada “Scarp de’ tenis”, Guaglianone accompagnerà i presenti in un percorso per tappe, volto a informare e formare persone che sul territorio potranno scegliere di rendersi disponibili a concretizzare il loro interesse e a divenire supporto in situazioni di disagio.

Il primo incontro, “Le fragilità e il welfare di comunità”, indagherà il tema delle fragilità giovanili in generale e approfondirà, in maniera estremamente concreta e a partire da esempi, cosa si intende per welfare di comunità e secondo quale modello si può affrontare il disagio, intervenendo attraverso pratiche di vicinato e di prossimità.

Il secondo incontro, “Accoglienza in famiglia e affido di minori”, si concentrerà sulle dinamiche a lungo termine interne delle abitazioni, già attive a livello nazionale, quali accoglienza in famiglia e affido.

Da ultimo, nell’incontro conclusivo intitolato “Educativa territoriale, Centri di aggregazione giovanile, Tutoring”, si ragionerà sulle possibili attività esterne quali tutoring di varia natura in luoghi non domestici ma deputati all’incontro giovanile sotto la supervisione di adulti di riferimento: dai doposcuola ai centri di aggregazione giovanile.

Come dichiarato dagli organizzatori nella locandina allegata, lo scopo degli incontri è promuovere la formazione di un gruppo di persone e famiglie che siano disponibili, oggi o in futuro, ad aiutare in questi ambiti in modo coordinato e secondo la propria possibilità.

Sara Pisani
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