L’identikit degli avventori cremonesi del gioco d’azzardo legalizzato

Presentata la ricerca realizzata nell’ambito del progetto “Gioco Sapiens” finanziato da Regione Lombardia

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Si è tenuto nei giorni scorsi a Cremona, presso SpazioComune, l’incontro dal titolo” Ho un problema? No! Mi piace giocare. Il problema è solamente che perdo” dedicato ad un approfondimento sul tema del gioco d’azzardo patologico. Nell’incontro è stata presentata la ricerca, realizzata nel 2018 grazie al progetto denominato “Gioco Sapiens”, finanziato da Regione Lombardia, per studiare direttamente il fenomeno del gioco d’azzardo attraverso la conoscenza delle abitudini dei residenti in città e nel distretto. In particolare lo scopo della ricerca era capire se esiste una percentuale di giocatori che sta assumendo comportamenti di gioco problematici.

Gli obiettivi della ricerca erano valutare l’impatto e la portata del gioco d’azzardo legalizzato nel territorio, osservandone direttamente le modalità. I luoghi in cui effettuare l’osservazione sono stati scelti in base a questi parametri: locali il più possibile distribuiti sul territorio per avere una panoramica allargata del fenomeno; locali in cui era più facile osservare i giocatori senza attirare l’attenzione.

Gli operatori dei partner a cui è stata affidata la ricerca si sono mescolati con gli avventori dei locali prescelti per osservare dal vivo l’afflusso di giocatori e le modalità di gioco. Per non alterare il naturale comportamento delle persone gli operatori si sono comportati come semplici avventori (metodologia dell’Osservazione non partecipata) occupandosi di due tipologie di gioco: fun games (slot machines e VLT – Video Lottery Terminal) e altri più “tradizionali” quali Lotto, Gratta e Vinci, Milionario, 10 e Lotto.

Sono 159 le persone osservate e l’identikit del giocatore cremonese che ne è emersa e questa: per i fun games, uomo di età compresa tra i 35 e i 55 anni, prevalentemente cliente abituale, gioca la sera, da solo, assorto, scambio solo qualche parola con l’esercente, rimane tra i 15 e i 60 minuti; per gli altri giochi, donna con età che va dai 56 ai 70 anni, cliente abituale, gioca da sola, prevalentemente con i propri numeri, e si sofferma nel locale giusto il tempo della giocata.

I risultati della ricerca saranno utili per la progettazione e lo sviluppo della azioni tenuto conto del “Programma di attività per contrasto al gioco d’azzardo patologico” di Regione Lombardia”, approvato a fine 2018.

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