A Ca’ del Ferro la Messa di Natale con il Vescovo

Nella mattinata di sabato 25 dicembre monsignor Napolioni ha presieduto l'Eucaristia per i detenuti della casa circondariale di Cremona

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Nella mattina di Natale, prima di presiedere il solenne pontificale in Cattedrale, il vescovo Antonio Napolioni ha presieduto l’Eucaristia per i detenuti della Casa circondariale di Cremona all’interno del carcere di Ca’ del Ferro. L’incontro ha fatto seguito alla visita dello scorso 13 dicembre quando il Vescovo ha avuto un momento di confronto e ascolto con gli operatori penitenziali e quelli della pastorale.

La celebrazione si è aperta con il saluto del cappellano don Graziano Ghisolfi, al quale sono seguite le parole di uno dei detenuti che, a nome di tutta la comunità della casa circondariale, ha messo al centro il valore della speranza e della solidarietà, auspicando che possano essere come “stelle” a guidare in questo periodo storico difficile.

Un momento atteso e particolarmente sentito durante il quale mons. Napolioni ha voluto riprendere l’incontro, proposto qualche giorno in tv, tra Papa Francesco e alcuni ultimi, e tra loro un ergastolano: «Oggi è Natale, il giorno che rende fondamento alla nostra certezza, come ci ricorda san Paolo nella seconda lettura: Dio ci ha salvato non per le opere giuste da noi compite, ma per la sua Misericordia, con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo».

Mons. Antonio Napolioni ha quindi proseguito nella sua omelia: «Della grazia umana, come quella che concede il Presidente della Repubblica, ci si può anche approfittare, ma la Grazia del Signore cambia il cuore e rende giusti, rendendoci purificati e rinnovati: l’acqua che sgorga dal costato di Cristo è la nostra fonte, con il sacrificio della sua vita».

Il vescovo ha quindi terminato la sua riflessione rivolgendosi al “popolo detenuto”, terminologia utilizzata nel saluto iniziale, con un augurio natalizio specifico: «Gesù si mette nelle mani di noi peccatori per trafiggerci il cuore e farci riscoprire il senso della vita, per cominciare a lottare per il bene da fratelli e amici: questa è la grazia del perdono, della fede e del coraggio che ci vuole per affrontare la realtà al di fuori di qui, non alla maniera vecchia, ma in una maniera nuova. Non solo me lo auguro e preghiamo per questo, provando ad aiutarvi anche se a volte la società mette un marchio d’infamia, perché se ci si guarda negli occhi e si osa a collaborare un passo alla volta ce la faremo».

Al termine della Messa il vescovo ha consegnato personalmente a ogni detenuto presente un piccolo dono natalizio approfittando dell’occasione per un augurio.

La celebrazione, cui hanno preso parte anche una rappresentanza della polizia penitenziaria, è stata concelebrata dal cappellano don Graziano Ghisolfi e dal segretario vescovile don Flavio Meani. Ha prestato servizio dall’altare il diacono Marco Ruggeri, operatore di Caritas Cremonese che svolge il proprio servizio presso la casa circondariale di Cremona.

 

 

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Matteo Lodigiani
TeleRadio Cremona Cittanova
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