«Se cresce la povertà deve crescere anche la solidarietà, la Colletta Alimentare è un piccolo gesto che risponde a una domanda importante di come arrivare a fine mese: è un gesto di grande fiducia oltre che una risposta concreta», ha dichiarato il presidente della CEI, cardinale Matteo Zuppi dopo aver partecipato all’iniziativa.
In un contesto sociale segnato da individualismo e indifferenza, la partecipazione di 155 mila volontari e di oltre 5 milioni di donatori rappresenta un segnale forte: cittadini di ogni età e provenienza hanno dedicato tempo, cura e attenzione, per quegli “invisibili” che spesso non trovano voce. Un gesto semplice – una confezione di riso, una scatoletta di tonno, una bottiglia di passata di pomodoro – che alimenta speranza, come auspicato da Papa Leone XIV: «Mentre le cause strutturali della povertà vanno affrontate e rimosse, tutti siamo chiamati a creare segni di speranza».
È questo, in fondo, il valore della Colletta: un Paese che sceglie di non voltarsi dall’altra parte e, nonostante l’aumento del costo della vita, dona quanto può. Un vero e proprio spettacolo della carità, il segno di una coscienza di popolo ancora viva, come dimostra anche la partecipazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, primo anche quest’anno ad aderire personalmente a questo gesto. Dalla Presidenza della Repubblica, la Colletta Alimentare, ha ricevuto anche l’Alto Patronato.
Secondo il rapporto ISTAT sul Bes diffuso due giorni fa, nel 2024 in Italia la percezione del rischio di cadere in povertà è al 18,9% rispetto a una media Europea del 16,2%. La Giornata Nazionale della Colletta Alimentare dice anche qualcosa di importante sul bisogno – profondo e condiviso – di costruire relazioni vere e capaci di rispondere ai molteplici volti della povertà, primo fra tutti la solitudine.
8.300 tonnellate di prodotti donati (+5% rispetto al 2024) nei supermercati di tutta Italia, andranno a sostenere l’attività di 7.600 strutture caritative che assistono 1.800.000 persone povere. In Regione Lombardia, grazie a 46.000 volontari in 1.820 punti vendita della grande distribuzione, sono state raccolte 1.950 tonnellate, + 5,4% rispetto all’anno scorso, che verranno distribuite sul territorio nei prossimi mesi. Diventeranno 3.9 milioni di pasti che raggiungeranno la tavola di oltre 200.000 bisognosi, attraverso l’attività preziosa e la vicinanza di 1.100 enti caritativi convenzionati.
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L’ attività di Banco Alimentare, operativo tutto l’anno nella lotta allo spreco e sul valore del cibo come risorsa, vuole essere sempre più uno strumento di inclusione, di relazione e di costruzione di comunità più resilienti, dove nessuno resti ai margini.
La Colletta Alimentare continua online fino al 1° dicembre su alcune piattaforme dedicate: per conoscere le modalità di acquisto dei prodotti è possibile consultare il sito bancoalimentare.it.
Banco Alimentare della Lombardia
L’Associazione Banco Alimentare della Lombardia “Danilo Fossati” ODV fa parte della Rete Banco Alimentare composta da 21 organizzazioni sul territorio nazionale e da Fondazione Banco Alimentare Onlus. La mission è il recupero delle eccedenze dalla filiera agroalimentare (produttori agricoli, industriali, distribuzione e ristorazione) per distribuirle gratuitamente alle strutture caritative partner impegnate nel sostegno delle persone in condizioni di povertà alimentare. Nel 2024 il Banco Alimentare della Lombardia ha aiutato, attraverso l’assistenza a circa 1.084 strutture caritative, 209.067 persone bisognose, distribuendo gratuitamente 17.220 tonnellate di prodotti alimentari equivalenti ad oltre 33,4 milioni di pasti (un pasto è equivalente a un mix di 500 g di alimenti in base ai LARN – Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana).





