A Torrazzo con vista lo sguardo va alle feste della tradizione, tra costumi antichi e note di gusto

Ospiti della nuova puntata del podcast di TRC Stefano Pellicciardi (amministratore delegato di Sgp grandi eventi) e Emanuele Tira (direttore artistico Palio di Isola Dovarese)

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Cremona si prepara a vivere una delle settimane più attese dell’anno: quella della Festa del Torrone, con la città pronta ad accogliere migliaia di visitatori tra profumi, sapori e rievocazioni storiche. È proprio in questa domenica di festa che esce la nuova puntata di Torrazzo con vista, il videopodcast prodotto da TRC che questa volta ha scelto di focalizzarsi sul tema delle rievocazioni storiche e sul valore di identità e territorio che queste portano con sé. Ospiti della puntata, Stefano Pellicciardi, amministratore delegato di Sgp grandi eventi, organizzatore della Festa del Torrone, ed Emanuele Tira, direttore artistico del Palio di Isola Dovarese, una delle rievocazioni più suggestive della provincia cremonese. Due mondi diversi, uniti dallo stesso desiderio: raccontare la storia per valorizzare il presente.

Pellicciardi ha ricordato come la Festa del Torrone, pur essendo oggi una manifestazione moderna e di grande richiamo, affondi le sue radici in una storia lontana: quella del matrimonio tra Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza, celebrato proprio a Cremona nel Quattrocento: «È uno dei momenti più attesi di tutta la festa. Ci sono persone che vengono da fuori città apposta per assistere alla rievocazione storica. È un momento fortemente simbolico, che lega la città alle sue origini e alla nascita del suo dolce più celebre». Secondo la tradizione, infatti, fu proprio in occasione di quelle nozze che nacque il Torrone, inventato da un pasticcere che volle creare un dolce in omaggio al Torrazzo, il simbolo di Cremona. «In questo senso – ha spiegato Pellicciardi – la festa è il perfetto incontro tra storia e modernità. Oggi rappresenta un grande evento di promozione del territorio, ma lo fa partendo dalle radici. Promuovere il Torrone significa promuovere Cremona, la sua storia, le sue botteghe, la sua musica».

Quest’anno, non a caso, il filo conduttore della Festa del Torrone sarà la musica, altro elemento identitario di Cremona. «Chi arriva alla festa – ha aggiunto Pellicciardi – non solo può immergersi nel gusto, ma anche scoprire il volto vivo e contemporaneo della città, le sue attività commerciali, il suo patrimonio artistico. La tradizione diventa così strumento di conoscenza e di promozione».

Sul tema dell’identità si è soffermato anche Emanuele Tira, che guida il Palio di Isola Dovarese, un evento che ogni settembre trasforma il borgo cremonese in un affresco vivente del XV secolo: «Durante il Palio tutto il paese si veste alla foggia del Quattrocento. Anche se i giochi tradizionali originari non ci sono più, il legame con la nostra storia resta fortissimo. È una sfida continua: mantenere vivo il passato, ma parlando al presente». Per Tira, questo legame non è solo rievocazione, ma trasmissione di memoria: «Ogni anno cerchiamo di far capire che la nostra storia è un racconto vivo. Raccontare le tradizioni di Isola Dovarese significa raccontare le nostre radici, la nostra cultura e costruire un ponte tra ciò che siamo stati e ciò che saremo».

Le riflessioni dei due ospiti hanno messo in luce un punto comune: identità e territorio sono due facce della stessa medaglia. Le rievocazioni storiche non sono solo spettacolo o folclore, ma diventano occasioni di comunità, strumenti di promozione e di crescita.

Come ha ricordato Pellicciardi, «ripartire dalle origini non significa guardare indietro, ma dare forza al presente. Le feste, come quella del Torrone, raccontano Cremona per ciò che è: una città viva, accogliente, con una storia importante e un futuro da costruire insieme».

TeleRadio Cremona Cittanova
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