Suor Ambrogia Locatelli spegne 101 candeline per dire che la Vita non muore

Originaria di Nosadello (Pandino), 80 anni di vita religiosa, ad aprile è risultata positiva al Coronavirus, ma è riuscita a superare la malattia

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Di storie belle in questi tempi se ne sentono tante. Ve ne raccontiamo una anche noi. Capita che sei nata nel 1919, proprio l’11 maggio. E quindi, l’11 maggio del 2020 di anni ne porti a compimento 101. Già questo basterebbe per essere un personaggio, per essere degna di un giornale o di un sito. Varcare la soglia del secolo di vita non è scontato. Ma suor Ambrogia Locatelli oggi ha un altro motivo per cui cantare il suo Magnificat: è tra i tanti che hanno superato il Covid-19 e lo hanno vinto.

È risultata positiva a inizio aprile, come altre sue consorelle Adoratrici del SS. Sacramento della comunità di Santa Maria, la casa di riposo dell’Istituto in cui risiede, a Rivolta d’Adda. Anche lei allora è stata sottoposta alle cure e alle attenzioni che la dottoressa, le suore e il personale tutto le hanno profuso. Proprio tre giorni fa il tampone ha dato esito negativo: il virus è stato sconfitto.

Nata a Lissone (MB) e cresciuta a Nosadello, frazione di Pandino (CR), dove suo padre gestiva un’azienda vinicola, suor Ambrogia è entrata in convento nel 1937, emettendo i voti nel 1940.

Ciò che significa che ha vissuto ben 80 anni di consacrazione al Signore. Un traguardo assolutamente straordinario, per età e fedeltà.

Ha passato la sua vita tra i bambini, dalla Sicilia alla Lombardia. In diocesi di Cremona suor Ambrogia ha servito le comunità di Pessina Cremonese, Azzanello, Torre Picenardi, Cappella Picenardi, Agnadello, e Cremona presso La Pace.

Dal 2010 si trova a Rivolta d’Adda, prima a Casa Madre e ora a Santa Maria.

Nelle scuole materne e a servizio nelle parrocchie, ha fatto della sua vita un essere-per-gli-altri. Oggi a festeggiarla è tutta la comunità di Santa Maria, insieme alle consorelle Adoratrici sparse in tutto il mondo. Dal cielo scende su di lei la benedizione del fondatore, san Francesco Spinelli, che era morto da soli sette anni quando suor Ambrogia venne alla luce.

Il Coronavirus, nemico latente e per questo infido e minaccioso, in suor Ambrogia non ha potuto dire l’ultima parola. La vita ha vinto! E lei, sorridente e un poco sorniona, ripete, con la naturalezza che è propria di chi ha vissuto abbandonata all’amore, il suo semplice “grazie!”.

Paola Rizzi

 

https://www.diocesidicremona.it/suore-adoratrici-la-superiora-generale-in-visita-a-casa-santa-maria-28-04-2020.html

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TeleRadio Cremona Cittanova
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