Antegnate, festa dell’Apparizione con la raccolta di stoffe per un nuovo mantello della Vergine

L'iniziativa promossa in vista del Giubileo con l'invito a contribuire con pezzi di tessuto di significato per la propria vita. Il parroco: «Un manto che non sarà né bello né brutto: sarà noi»

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L’inizio di novembre ad Antegnate segna la festa di Nostra Signora del Rosario con il consueto ricco calendario di eventi nel ricordo dell’Apparizione del 1705. Da lunedì 4 novembre l’apertura della Scala Santa; tra i principali appuntamenti sono da segnalare martedì 5 novembre l’Eucaristia presieduta da mons. Alessandro Paganelli e nel pomeriggio di domenica 10 novembre la rievocazione storica che concluderà la settimana celebrativa. Una ricorrenza che quest’anno segna anche l’inizio della raccolta di pezzi di stoffa, offerti dalla gente della parrocchia ma non solo, che andranno a formare il nuovo mantello di Maria in occasione del Giubileo 2025.

«In occasione dell’Anno Santo – spiega il parroco di Antegnate, don Angelo Maffioletti – offriremo alla Madonna del Rosario un manto composto dai pezzi di stoffa di tutti coloro che vorranno contribuire, confezionato dalle monache domenicane di Cremona. Chiunque vorrà potrà contribuire con un pezzo di tessuto di particolare significato perché rappresenta un momento significativo della propria vita o di qualche caro o di qualcuno che si vuole affidare alla Madonna. Può essere ad esempio l’abito da sposa o da sposo, la tuta da lavoro, una giacca, il grembiule da cucina, il lenzuolo del letto. Un manto che non sarà né bello né brutto: sarà noi».

La stoffa da donare per il manto di Maria deve avere un formato di 20×20 cm (che poi sarà ritagliato in tessere di formato più piccolo), né troppo pesante né troppo leggera e neppure elastica, e dovrà essere consegnata entro Pasqua nell’apposita casetta presente nella chiesa parrocchiale di Antegnate, in una busta con all’interno indicato il nome del donatore e, per chi lo desidera, insieme anche a un pensiero che spieghi il significato del pezzetto di stoffa scelto.

«Il manto che scende dalla corona di Maria – precisa don Maffioletti – intende rappresentare simbolicamente tutti noi. Non dimentichiamo che, nella storia dell’arte, il manto della Madonna è un simbolo di protezione che unisce tutto il popolo. Desideriamo che nessuno sia escluso dall’abbraccio della Regina della Misericordia: tutti possiamo rifugiarci sotto il manto di Maria e vogliamo che tutti possano dire “ci sono anch’io”. Quel manto composto dai tessuti di molti esprimerà il desiderio di ricucire le divisioni. Sarà di materiale povero, ma ricco di lavoro. Rappresenterà il nostro desiderio di essere vicino a Lei, anzi di poterle stare addosso, perché ci porti con Lei a Suo Figlio. Un manto che sarà segno della protezione che ciascuno e insieme imploriamo per noi e per le persone che ci sono care».

 

Il programma della Festa 2024

Lunedì 4 novembre
– ore 9: Lodi in Santuario e apertura Scala Santa
– ore 20.30: Veglia mariana della Vigilia con la venerazione della sacra Immagine

Martedì 5 novembre
– ore 9: Lodi in Santuario e apertura Scala Santa
– ore 20.30: Messa presieduta da mons. Alessandro Paganelli con scoprimento della sacra Immagine

Venerdì 8 novembre
– ore 20.30: Concerto mariano e presentazione della nuova guida del Santuario

Sabato 9 novembre
– ore 10.30: Racconto dell’Apparizione per i bambini (a cura di Studio Oida”
– ore 18.30: S. Messa

Domenica 10 novembre
– ore 10.30: S. Messa e affidamento dei bambini alla Vergine Maria
– ore 14.40: Rievocazione storica della battaglia del 1705 (parco dei Fontanini)
– ore 16.30: Corteo storico per le vie del paese sino al Santuario

 

La devozione di Antegnate

Quando nel 1705 i francesi assediarono l’antico borgo di Antegnate, nella bassa Bergamasca, poco prima dell’assalto videro sulle mura una moltitudine di soldati. Erano guidati da un condottiero che prendeva ordini da una donna ferma sul soglio della chiesa: dentro l’edificio, impauriti, si erano rifugiati anziani, donne e bambini. L’esercito francese pensando di essere in posizione d’inferiorità decide di non attaccare. Solo successivamente avrebbe scoperto che non vi era alcun soldato a presidiare Antegnate e che quella donna era identica alla statua della Madonna del Rosario venerata dagli abitanti del luogo.

Questi eventi miracolosi sono ancora oggi ricordati con grande fede e devozione dai fedeli della quattrocentesca chiesa di San Michele: dietro l’altare maggiore, ma in posizione elevata, si trova un piccolo santuario dedicato alla Vergine al quale si accede tramite una Scala Santa che viene aperta eccezionalmente quattro volte l’anno.

Nel piccolo santuario ancora oggi è conservata la preziosa statua della Madonna, rivestita di abiti preziosi e incoronata con corone del Capitolo vaticano.

TeleRadio Cremona Cittanova
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