Da venerdì 7 a domenica 9 ottobre, sulle rive del Mar Ligure, in particolare nella piccola Bocca di Magra, ha avuto luogo il campo giovani di AC, dal titolo “BLA BLA BLA”. Il tema che hanno affrontato, aiutati dalle riflessioni, dagli spunti e dalle attività del professor Samuele Lanzi, è stato quello del dialogo.
Nella società in cui viviamo, circondati da mezzi di comunicazione, spesso ci si dimentica di quanto il dialogo sia necessario nelle relazioni che intessiamo nella vita. Si ha bisogno di relazione con se stessi, con il proprio corpo, ma, in primis, con gli altri: è davvero bello sapere che l’altro contribuisca a modellare il proprio essere.
Ecco che un gruppo di giovani si è lasciato guidare in un percorso di consapevolezza sull’importanza del dialogo. Hanno sperimentato il dialogo dialogando: ponendo l’attenzione ai gesti, si sono messi nei panni dell’altro per comprendere le sue emozioni, ci sono guardati negli occhi e hanno provato ad essere veri e sinceri con chi avevano di fronte.
Una ventina di ragazzi, provenienti da tutta la diocesi – i più lontani sono separati da 70 km –, tra i 19 e i 30 anni, che hanno in comune il fatto di far parte della bella famiglia che è l’Azione Cattolica. Qualcuno di loro si vede regolarmente, qualcuno era da tanto tempo che non si vedeva e qualcun altro ancora era alla sua prima esperienza diocesana. Un gruppo eterogeneo, a suo modo disordinato, ma meravigliosamente unito. Sono riusciti a metterci in gioco, a mostrarsi veramente!
Così il campo di AC: dà gioia perché è un momento alto di condivisione, di presenza totale, di formazione, di amicizia bella.
Ognuno adesso torna nel proprio paesello – per i cittadini, nella propria città –, nella propria comunità, nella propria associazione, un po’ cambiato, maturato, con una carica in più per continuare a costruire la storia della propria vita come associato.
Hanno quindi imparato che nel dare, nel ricevere, nel chiedere, in questi tre giorni, sono cresciuti, hanno qualcosa in più di bello dentro di loro, qualcosa che ora appartiene loro grazie alle relazioni che hanno coltivato, augurando un buon inizio di anno associativo, che possa essere per tutti luogo di relazioni vere, di dialoghi profondi e di amicizie belle.
Giulia Ghidotti