È con lo sguardo rivolto a Maria, la Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri, che nella mattina di martedì 21 novembre a Cremona, nella chiesa di S. Luca (a pochi passi dalla Caserma S. Lucia, sede del Comando provinciale), si è svolta l’Eucaristia presieduta dal vescovo Antonio Napolioni, alla presenza delle massime autorità civili e militari.
Al canto dell’Ave Maria, che ha introdotto la celebrazione, hanno fatto eco le parole del Vescovo che, invocando la protezione della Madonna, durante l’omelia ha offerto alcuni spunti di riflessione a partire dalla figure di Eleàzaro e Zaccheo proposte dalla liturgia (2Mac 6,18-31 e Lc 19,1-10), identificati, rispettivamente, come modelli di fedeltà custodita e ritrovata.
Accanto al Vescovo il cappellano militare don Andrea Aldovini e il cerimoniere episcopale don Flavio Meani.
In prima fila il prefetto Paola Picciafuochi con il questore Gaetano Bonaccorso, insieme al neo comandante provinciale dei carabinieri, il tenente colonnello Marco Piccoli. Non mancavano naturalmente i militari impegnati in provincia, in rappresentanza delle tre compagnie e delle decine di stazioni sparse per il territorio. E ancora molti familiari, insieme ai membri dell’Associazione nazionale carabinieri.
Presenti anche le rappresentanze dei vari corpi militari e di sicurezza, oltre che del Tribunale, e delle associazioni combattentistiche e d’arma.
Al termine della Messa il saluto del comandante Piccoli che ha anzitutto ricordato come la ricorrenza della Virgo Fidelis coincida con la Giornata dell’orfano e con la conclusione della battaglia di Culqualber, combattuta in Africa Orientale a presidio del caposaldo posto a sbarramento dell’avanzata britannica verso Gondar: due segni di fedeltà. «L’augurio che faccio ai miei carabinieri è di di continuare a sentire forte, dentro ciascuno, il sentimento di fedeltà verso le Istituzioni, la Patria, i cittadini e tutti coloro che hanno necessità», ha concluso.