“Tutto sta nell’amore”: la testimonianza di Giulia Gabrieli nel racconto dei genitori all’oratorio di Romanengo

I genitori della giovane Serva di Dio ospiti del primo incontro di "Con il suo sguardo"

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Venerdi 22 ottobre si è svolto a Romanengo il primo appuntamento di “Con il Suo sguardo”, un ciclo di incontri volto a presentare degli scorci della realtà osservati con gli occhi della fede.

Ospiti della serata sono stati i coniugi Gabrieli, che hanno raccontato la storia della loro figlia Giulia, morta all’età di 14 anni a causa di un sarcoma, proclamata Serva di Dio e di cui è in corso la causa di beatificazione.

Dopo un momento di preghiera curato dai ragazzi, è stata proiettata una intervista di Giulia, girata due mesi prima della sua scomparsa, in cui emergeva l’accettazione della malattia avvenuta grazie ad un abbandono completo al Padre e la sua volontà di vivere il presente, godendo di ogni attimo del tempo che le era concesso.

Famosa la frase pronunciata in riferimento alla sua morte “La mia vita può finire solo in due modi: o, grazie a un miracolo con la completa guarigione, che chiedo al Signore perché ho tanti progetti da realizzare, oppure incontrare il Signore, che è una bellissima cosa. Sono entrambi due bei finali”. La sua grande fede e la volontà di creare gruppi di preghiera per i ragazzi ammalati hanno costituito un lascito che l’associazione conGiulia onlus ha accolto e che integra con proposte educative e di conoscenza della storia della ragazza.

Terminato il filmato i genitori hanno raccontato ai presenti alcuni aneddoti della vita della loro figlia. Significativo il passaggio “Giulia diceva che tutto sta nell’amore. Tutto. Lei era come una pianta, che noi osservavamo mentre cresceva perché non prendesse storture, ma le cose che diceva e faceva le ha imparate lei. Noi le abbiamo insegnato poco da questo punto di vista. Giulia era molto autodidatta.”

Dopo la risposta alle domande, la serata è terminata con i ringraziamenti del parroco.

 

 

TeleRadio Cremona Cittanova
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