Tra amnesia e pandemia, la strada del dottor Piccioni verso la luce che supera il buio (GUARDA IL VIDEO)

Il medico che ha perso 12 anni di ricordi e Giulia Barbieri ospiti della web tv del mensile Riflessi Magazine. Con un omaggio alla Divina Commedia firmato da Franco Nembrini nell'anno del 700° della nascita di Dante

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Torna Riflessi on air, rubrica televisiva che presenta i contenuti del magazine diocesano Riflessi. La puntata andata in onda venerdì, presentata dal giornalista Filippo Gilardi e avente come tema «la luce», ha avuto come protagonisti Pierdante Piccioni e Giulia Barbieri, con una clip finale d’eccezione: l’intervento di Franco Nembrini, docente, appassionato educatore e tra i massimi esperti in Italia della Divina Commedia.

Ad aprire la puntata la storia dal medico Pierdante Piccioni, ripresa in una seguitissima fiction Rai. «Dopo poche ore di coma, causato da un incidente in auto, mi sono risvegliato su una barella del pronto soccorso. La prima cosa che ho visto è stata la luce della emergency room sopra di me. Dal buio del coma alla luce del risveglio. Il trauma cranico mi aveva causato dodici anni di amnesia, che ho chiamato buco nero: per anni ho lottato e sperato di recuperare qualche ricordo che facesse un po’ di luce sul mio passato». Racconta di aver pensato al suicidio, di aver perso la fede, di essersi disperato per non riuscire a riconoscere i propri figli e per la paura di perdere il proprio, amato, lavoro di medico. Ma a un certo punto, la luce riappare. Sostenuto dalla famiglia e dai colleghi, riesce a tornare in prima linea, a contatto con i pazienti, di nuovo al pronto soccorso, nel ruolo di primario che gli apparteneva fino a quel giorno del 2013 in cui la sua memoria aveva fatto un salto all’indietro.

Di luce parlano anche le fotografie di Giulia Barbieri, cremonese, autrice del blog «Visioni virali» e i cui scatti sono stati raccolti in un libro che per la fotografa è stato quasi terapeutico perché elaborato durante il buio del lockdown e del covid.

La puntata si è conclusa con un video di Franco Nembrini che ha commentato il ruolo della luce in Dante Alighieri. «La luce è il tema fondamentale della Divina Commedia, il filo rosso che la guida. Basta pensare alla partenza del viaggio, in quella selva oscura, e poi a tutto il Paradiso, il punto di arrivo che è tutto luce. Avverrà che per grazia di Dio i nostri occhi saranno resi forti per reggere tutta quella luce e che tutti saremo distinguibili nella nostra fisionomia, proprio come nella brace il pezzo di carbone è tanto più evidente quanto più arde e diventa incandescente.

Non è tutto, perché le quattro parole che più ricorrono all’interno di tutta la Divina Commedia sono: occhi, bene, vidi e mondo. Tutto il problema della Divina Commedia e della vita dell’uomo è condensato in queste quattro parole. Avere occhi per vedere il bene, perché senza poter vedere il bene è impossibile vivere. Tutto il mestiere del mondo è vedere il mondo e la realtà per ciò che essa.

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