«Cosa possiamo dire dopo l’ennesima, orribile strage? Tutte le parole rischiano di apparire vuote, inutili, insensate. Eppure non possiamo restare muti. La condanna della tragedia e la solidarietà con le vittime è credibile solo se è seguita da un’azione». Inizia così il comunicato del Tavolo della Pace di Cremona dopo l’orribile carneficina compiuta da un fondamentalista islamico a Nizza. Il bilancio è impressionante: 84 morti tra i quali dieci bambini, un centinaio di feriti di cui una ventina assai gravi.
«Vincere il terrorismo – si legge nella nota – è una sfida difficile, che può essere vinta solo con l’impegno di tutti. Tutti abbiamo il potere di fare qualcosa: non permettiamo che la violenza ammutolisca il nostro cuore! Non possiamo lasciare che la violenza alimenti l’intolleranza, la paura dell’altro, il razzismo, l’islamofobia, la radicalizzazione, la chiusura. Non vogliamo minimizzare quello che è accaduto invocando, come sempre, un rapido ritorno alla normalità. La situazione è eccezionalmente grave: dobbiamo reagire interrogando noi stessi e ripensando il nostro modo di vivere e di guardare al mondo».
E così conclude il documento: «È necessario aprire un grande dialogo sulla violenza e sulle tante guerre che continuano a terrorizzare il mondo, su come fare a fermarle, come impedirne di nuove, come soccorrere e proteggere le vittime. Il 9 ottobre 2016 partecipiamo alla Marcia della Pace e della Fraternità. Da Perugia ad Assisi.Quando persone motivate si uniscono, anche un piccolo gesto può avere un grande effetto».