#spinadescononsiferma: tutti uniti contro il Coronavirus

La parrocchia di Spinadesco, unitamente al Comune e a numerose associazioni di volontariato, ha attivato una raccolta fondi e la consegna di spesa e dispositivi di protezione individuale alla cittadinanza, con un occhio di riguardo ai più poveri e sol

image_pdfimage_print

La situazione grottesca e drammatica generata dall’emergenza CoVid-19 ha radicalmente stravolto la quotidianità di milioni di italiani, costretti a isolarsi in casa come primaria, necessaria ed efficace misura di prevenzione e contenimento della diffusione del virus. Come conseguenza, molte persone, soprattutto anziani e poveri, si sono trovati in grosse difficoltà. Davanti a tante situazioni di bisogno e disagio c’è stata una risposta immediata attivando numerosi servizi utili ai più bisognosi. Non solo le grandi città, ma anche tanti paesi più piccoli si sono dati da fare come possibile, e Spinadesco ne è un esempio virtuoso.

La Parrocchia, infatti, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e svariate associazioni, ha attivato una raccolta fondi per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale, principalmente mascherine monouso, ma anche di generi alimentari di prima necessità. Inoltre due saturimetri e uno spirometro sono stati messi a disposizione dal Comune al medico di base del paese.

Le mascherine acquistate sono state recapitate in modo gratuito a tutti gli abitanti di Spinadesco grazie alla collaborazione del gruppo giovani e di diversi volontari della parrocchia, insieme ad altrettanti membri di numerosissime associazioni (AVIS Spinadesco, AIDO Spinadesco, Associazione degli Angeli, Solidarietà e Assistenza, Dal Po al Rodano, Proloco Spinadesco, Polisportiva Spinadesco, Argine Maestro 49, il Piccolo Teatro, Gruppo Giovani, Schola Cantorum S. Martino).

Parallelamente a questo, il gruppo di volontari si è anche impegnato nella consegna a domicilio della spesa a coloro che ne hanno fatto richiesta, naturalmente sempre a titolo gratuito.

Parrocchia, Comune e associazioni contano di continuare a raccogliere altri fondi e non fermare questa macchina di solidarietà messa in moto dalla generosità dei volontari e di tutti i cittadini che hanno voluto contribuire alla causa. Perché, come confida don Fabio Sozzi, parroco di Spinadesco, bisogna «cercare di essere vicini alla gente, anche con un piccolo segno».

Allora #spinadescononsiferma non è semplicemente un hashtag, ma anche e soprattutto la bella storia di un paese che si unisce contro un nemico comune e si stringe attorno a coloro che più hanno bisogno.

Andrea Bergonzi
TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail