«Se il Signore non costruisce la casa, invano lavorano i costruttori»

Sabato 6 ottobre a Cicognolo l'ingresso di don Antonio Mascaretti alla presenza del vescovo Napolioni

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Sabato 6 ottobre la comunità di Cicognolo ha accolto festante l’ingresso ufficiale del nuovo parroco, don Antonio Mascaretti; una chiesa gremita di tanti fedeli (parecchi provenienti dal Santuario di Caravaggio presso il quale don Antonio ha svolto il suo precedente incarico) ha accolto il nuovo pastore, introdotto dal vescovo Antonio Napolioni.

Oltre al vicario zonale, don Davide Ferretti, hanno concelebrato don Federico Celini, don Antonio Facchinetti, don Cesare Nisoli, don Andrea Bastoni, don Alfredo Valsecchi, don Gabriele Filippini, don Vittore Bariselli con la presenza del diacono permanente Cesare Galantini.

La Messa di ingresso è stata preceduta dalla processione partita dall’oratorio (nonostante la pioggia battente) che ha visto coinvolti i gruppi di catechesi e i bambini della scuola materna. Arrivati in chiesa, il sindaco di Cicognolo, Angelo Bergamaschi, ha rivolto il suo personale saluto e quello di tutta l’Amministrazione comunale “ringraziando immensamente Dio per la gioia di vivere momenti come quello di oggi” e accogliendo don Antonio come “padre, guida e fratello”, ma soprattutto “come intermediario fra la nostra comunità e Dio”.

Una particolare accoglienza è stata riservata a don Antonio da parte dei bambini della scuola materna che hanno cantato una canzoncina – “Ciao” – e donato un grande cuore di cartone fatto da loro.

Molti i momenti significativi della solenne celebrazione, a partire dalla lettura del decreto di nomina da parte del vicario zonale, e del saluto, a nome di tutta la comunità di Cicognolo, di Luisa Mantovani: “Nelle nostre piccole comunità – ha sottolineato la rappresentante parrocchiale – la figura del parroco è punto di riferimento, è l’amico “speciale”, è l’uomo di Dio, è il segno di Cristo vicino, colui che si fa prossimo e si mette al fianco di chi è in cammino. Le chiediamo di sostenerci continuamente nella fede, nella speranza e nella carità: ci aiuti a vivere in comunione con Dio e tra di noi”.

All’inizio dell’omelia il Vescovo ha chiamato a sé i bambini presenti “mettendo in scena” la pagina del Vangelo appena letto e cantando con loro la canzone “Se sei felice tu lo sai…”. Quindi ha sottolineando: “Perché cantiamo che siamo felici? Perché siamo una famiglia felice”. E ancora: “La parrocchia è la famiglia dei figli di Dio”. Ha poi proseguito ricordando che è il parroco che tiene unita la famiglia facendo circolare l’amore di Dio. Ha quindi concluso augurando un buon cammino, seguendo la strada di Gesù che è quella della Croce, della Pasqua e della Gloria.

Alla fine della celebrazione don Mascaretti, nel suo saluto, ha ricordato la centralità di Cristo nella vita della comunità cristiana; ha poi proseguito dicendo che il suo desiderio è di vivere con tutti l’esperienza “bella ma impegnativa” di “sporcarsi le mani col cemento della fraternità cristiana” e sottolineando “che la collaborazione è prima di tutto, una sorgente di vitalità squisitamente evangelica”. Ha infine concluso con i ringraziamenti al Vescovo, alle autorità e alla comunità di Cicognolo che lo ha da subito accolto ed affidando ogni cosa al patrono, il martire san Donnino.

Il Vescovo ha voluto ancora i bambini vicino a sé durante la benedizione finale.

La bella giornata di festa si è conclusa con un rinfresco nell’oratorio preparato con cura dai numerosi volontari.

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Profilo del nuovo parroco

Fa il proprio ingresso a Cicognolo don Antonio Mascaretti, prendendo il testimone da don Francesco Pigola (nuovo parroco delle parrocchie Farfengo, Zanengo, Crotta d’Adda e Grumello Cremonese). Classe 1965, originario di Caravaggio, dove ha recentemente retto il Santuario di S. Maria del Fonte, don Mascaretti è laureato in Economia aziendale all’Università Bocconi di Milano ed è stato ordinato sacerdote il 21 giugno 1997. Con il mese di settembre inizierà anche il suo nuovo incarico di economo diocesano, nel quale succede a don Giambattista Piacentini (scelto per guidare della comunità di Castelleone). Ha iniziato il suo ministero pastorale nella parrocchia di Cristo Re a Cremona (1997-2004), trasferito alla parrocchia di Santa Maria Immacolata e San Zeno in Cassano d’Adda, nel 2009 la nomina a parroco del Boschetto a Cremona e nel 2012 anche del Migliaro, ruolo ricoperto fino alla nomina di rettore del Santuario di Santa Maria del Fonte a Caravaggio nel 2015. È stato anche presidente dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero di cui oggi è vicepresidente.

 

Saluto di don Mascaretti

Cari amici di Cicognolo, mi mancavate!

E’ vero che non ci conosciamo ancora, ma lasciate che vi chiami “amici” fin d’ora. Il motivo per cui mi mancavate è che in questi anni (‘15-’18: coincidenza significativa…) ho vissuto un’esperienza intensa, bella, costruttiva (al Santuario di Caravaggio), impegnativa (all’Istituto per il Sostentamento del Clero), ma priva del calore umano di una comunità parrocchiale. Ecco perché mi mancava una parrocchia, piccola o grande non importa, ma una comunità che prega, che sta bene insieme, che si avvicina ai più giovani nel cammino d’Oratorio, che condivide gioie e fatiche delle famiglie, che offre il calore dell’amicizia agli anziani, ai più poveri…

Tra poco inizieremo un nuovo percorso di vita insieme, un’altra tappa per voi con un nuovo parroco, in continuità con quanto vissuto con don Francesco, che ringrazio fin d’ora unitamente agli altri parroci che mi hanno preceduto, e naturalmente al Vescovo Antonio che mi ha affidato questo incarico.

Il tempo a disposizione sarà a volte un po’ risicato a causa di altri impegni diocesani, ma voglio immaginarmi come un padre di famiglia, che dedica ai figli i suoi minuti più preziosi dopo una giornata lavorativa… Saranno i minuti migliori e veri.

Sono un po’ a digiuno delle attività pastorali, anche se precedentemente ho svolto l’incarico di vicario d’oratorio a Cristo Re in Cremona e a Cassano d’Adda, e poi di parroco al Boschetto, sempre a Cremona. Chiedo quindi sin d’ora a ciascuno di voi pazienza e comprensione, nell’attendere che le mie gambe possano sgranchirsi… Con molta serenità affronteremo gli impegni della vita della parrocchia, con i progetti che insieme valuteremo. Non ho nessuna bacchetta magica (né pretendo averla), convinto che solo la collaborazione di tutti, il dialogo fraterno e la preghiera comunitaria fanno crescere una parrocchia. Eventuali lentezze e incomprensioni (bagaglio a volte inevitabile nei percorsi pastorali) possono essere superati con carità cristiana e solidale franchezza.

Imparerò a conoscere San Donnino e ad affidare a Lui ogni domenica le vostre famiglie. In queste settimane che ci separano dal nostro incontro, “consegno” la nostra comunità a Santa Maria del Fonte, venerata a Caravaggio, patrona della nostra Diocesi. Sappiate che la Madonna di Caravaggio sarà sempre nel mio cuore, e a Lei soprattutto mi rivolgerò quando la nostra parrocchia, soprattutto gli ammalati, ne avrà bisogno.

A presto!

don Antonio

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