Salute e sanità, al via il percorso online delle Acli (VIDEO)

Un percorso che partendo dalle esperienze offre alcune riflessioni su ciò che sta accadendo permettendo di costruire una visione e alcune proposte per il futuro

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“Salute e sanità in Lombardia all’epoca del Coronavirus”. Questo il tema al centro del percorso online proposto delle Acli lombarde sulla propria pagina Facebook e il canale YouTube dedicato. Un percorso che parte dalle  storie, dalle esperienze, per accompagnare alcune riflessioni su ciò che sta accadendo e permetterci di costruire una visione, alcune proposte per il futuro. Il primo incontro, moderato da Delfina Colombo (vicepresidente Acli Lombarda Aps) è andato in onda il 24 aprile e ha visto intervenire Luca Degani (presidente Uneba Lombardia), Antonio Armato (già dirigente dell’ospedale Niguarda di Milano) e Filippo Viganò (medici di medicina generale in Monza e Brianza).

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L’emergenza coronavirus – spiegano dalla Acli –  ha mostrato quanto la questione della salute non sia un tema legato al singolo individuo, ma di comunità, di territorio, una questione pubblica. Di fronte all’epidemia ci sono certamente gli individui, alcuni anche eroici, ma sono le comunità e i territori, le istituzioni e i servizi/sistemi di risposta che funzionano o meno.
L’aver gradualmente spostato nell’ultimo ventennio il tema della “salute” da questione pubblica a soluzione individuale è probabilmente uno dei motivi, non il solo, per cui la Lombardia si è rivelata particolarmente vulnerabile al covid-19.

A questo – denunciano le Acli lombarde – si uniscono problemi legati ad un costante allontanamento dal territorio, a un sempre maggior investimento in termini di specializzazione e alla scelta di intervenire più in termini di cura che di prevenzione. Ma di fronte a certe questioni (verrebbe da dire alle “grandi” questioni) questo approccio non funziona, non a caso in Lombardia si è ospedalizzato tantissimo con il risultato di aver portato il virus esattamente dove non si sarebbe dovuto portare.

Dunque si è di fronte – concludono le Acli – alla possibilità, dopo decenni forse, di rimettere in discussione un “pensiero unico” (la salute come domanda individuale a cui fornisco una risposta individuale/prestazione d’eccellenza) per proporre una visione diversa, ovvero la salute come un tema/problema della comunità a cui dare una risposta collettiva e condivisa.

TeleRadio Cremona Cittanova
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