Sabato alle 18 l’insediamento di don Roberto Moroni

Nuovo parroco di Corte de’ Cortesi, Cignone e Bordolano

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Il secondo ingresso in programma sabato 30 settembre, dopo quello di don Marino Dalè a Formigara nel primo pomeriggio, riguarda don Roberto Moroni, scelto dal vescovo Napolioni per guidare le comunità di Corte de’ Cortesi, Cignone e Bordolano.

Programma dell’insediamento

Don Moroni sarà accolto sabato 30 settembre alle 17.45 in piazza Vittorio Veneto, a Corte de’ Cortesi. Alle 18 la Messa presieduta dal Vescovo nella parrocchiale dei Ss. Filippo e Giacomo apostoli. Prima della celebrazione, sul sagrato, il saluto da parte dell’Amministrazione comunale.

 

Preparazione all’ingresso

L’ingresso di don Moroni è stato preparato con alcuni momenti di formazione e spiritualità nelle tre parrocchie. Dopo l’incontro a Cignone, la sera di giovedì 28 settembre a Bordolano (ore 20.30) Messa presieduta da don Floriano Scolari. Venerdì 29, sempre alle 20.30, a Corte de’ Cortesi la celebrazione penitenziale presieduta da don Pietro Samarini.

 

Profilo del nuovo parroco

Don Roberto Moroni, classe 1962, originario di Agnadello, è stato ordinato sacerdote il 19 giugno 1993. Ha iniziato il ministero sacerdotale come vicario a Fontanella (1993-2001) e poi a Pizzighettone (2001-2004). Nel 2014 è diventato parroco di Olmeneta, assumendo poi il ruolo di parroco in solido di Pozzaglio, Olmeneta, Casalsigone, Castelnuovo Gherardi nel 2010. Ora mons. Napolioni l’ha destinato come parroco a Corte de’ Cortesi, Cignone e Bordolano, in sostituzione di don Tonani, trasferito proprio a Pozzaglio, Olmeneta, Casalsigone, Castelnuovo Gherardi, oltre che Corte de’ Frati.

 

Saluto di don Moroni

Carissimi parrocchiani di Bordolano, di Cignone, di Corte de Cortesi, il Signore mi invia a voi come Parroco.

Non conosco ancora i vostri volti, (eccettuato di qualcuno in occasione di confessioni o celebrazioni di Sante Messe), ma da quando mi fu comunicata la nomina, vi porto tutti nel cuore, dai più anziani ai più piccoli  e vivo in me il desidero di poter avere con voi vincoli di amicizia, di sincera e fattiva collaborazione. Abbiamo bisogno di aiutarci reciprocamente per continuare a seminare il buon seme del Vangelo, per dare  alla vita il gusto di essere spesa bene e poter manifestare nelle nostre opere , che la nostra fede la migliora.

Ho vissuto 12 anni nella realtà parrocchiale  di Olmeneta che, durante questo periodo è diventata parte ( insieme ad altri paesi) di Un’ Pastorale. Ora comincia un’altra fase della mia vita, la missione in mezzo a voi con ritmi diversi e nuove realtà.

Credo che il Signore possa realizzare cose  belle attraverso ciascuno di noi, però occorrerà proseguire nel mettere insieme risorse umane e spirituali, che già Don Giovanni ha cercato  di realizzare in questi anni, per rendere le nostre comunità accoglienti e vivaci. Io vi porto ciò che di più prezioso un Sacerdote possiede: l’Eucaristia, cioè la presenza reale di Gesù, il sacramento del perdono che è  il contatto rigenerante con la Sua misericordia, e tutti gli altri Sacramenti. Lo stare con voi, il camminare insieme in sintonia con la Chiesa Diocesana, con le altre comunità della zona pastorale  significherà crescere ancora per me, maturare nella fede, e nella conversione personale anche di fronte a fatiche e sacrifici. Vorrei che preghiera, umiltà, impegno caratterizzassero scelte e stili di vita, per il bene delle nostre comunità. Abbiamo bisogno di sostenerci a vicenda in questi tempi complessi e soprattutto proseguire con slancio, e corresponsabilità. La Parrocchia è una grande famiglia che vive con la partecipazione e il sostegno di tutti, perché ogni gruppo, ogni iniziativa, ogni servizio, ognuno di noi nel fare bene la propria parte fa crescere e maturare le nostre Comunità.

Con tanta gratitudine nel cuore per Don Cesare per Don Giovanni e tutti coloro che nel nome del Signore hanno lavorato nella “vigna” delle nostre comunità e nel desiderio di custodire quanto lo Spirito ha già operato, senza esitazione ci renderemo insieme strumenti, “ matite tra le dita di Dio ”, per la nuova pagina che lo stesso Spirito desidera “disegnare”. Vi chiedo di pregare per non disattendere ciò che è nel cuore e nella mente del Signore. All’Amministrazione Civile, alle Famiglie, ai Gruppi di volontariato, ai bambini e ragazzi, ai giovani, ai nonni agli ammalati, rivolgo il mio caloroso e affettuoso saluto e  vi benedico.

Arrivederci a presto!

Don Roberto

 

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