Sabato 21 dicembre a Vailate figuranti e coristi insieme per mettere in scena la Natività

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L’anno scorso, al termine della rappresentazione liturgico-musicale di Natale della schola cantorum “Santi Pietro e Paolo” con un gruppo di figuranti del presepe vivente di Vailate, il direttore Peter Cincinelli, nel suo saluto ai presenti, promise per l’anno successivo un qualcosa di nuovo. Detto, fatto. Sabato 21 dicembre, prima sul sagrato e poi all’interno della chiesa parrocchiale, va in scena “Venite, fideles, laeti triumphantes, venite in Bethlehem!”, evoluzione naturale dell’edizione di dodici mesi fa del concerto natalizio della “Santi Pietro e paolo”.

In che senso evoluzione naturale? Nel senso che la schola cantorum ha voluto coinvolgere di nuovo i figuranti del presepe vivente offrendo loro un ruolo ancora più significativo, perché, a partire dalle 20, sul sagrato della parrocchiale, animeranno il villaggio di Betlemme con sei casette/postazioni: quella di Maria e quella di Giuseppe sul lato destro, quelle dei pastori, del fruttivendolo, dei mercanti e dell’oste sul lato opposto.

Sarà un modo per riprendere, anche se in tono “minimal” rispetto al passato, il presepe vivente di Vailate che, nei suoi anni d’oro, quando gli organizzatori dovevano per forza dire di no a qualcuno per via delle troppe richieste di partecipazione come figuranti, fu classificato da una rivista specializzata come uno dei più belli d’Italia. E se si parla di presepe vivente a Vailate in cabina di regia, anche stavolta, non può che esserci la maestra Mariuccia Grassi, 91 anni di energia pura, con il suo storico staff.

Venendo allo svolgimento, dopo i tre quarti d’ora d’animazione del villaggio di Betlemme, alle 20.45 l’arcangelo Gabriele, l’evangelista e il messaggero usciranno sul pronao e chiameranno Maria, Giuseppe e gli abitanti del villaggio all’interno della chiesa. In quel momento inizierà la seconda parte della rappresentazione. Le voci dei cantori della Schola Cantorum accompagneranno le varie scene, dalla natività all’omaggio al Bambino fino all’arrivo dei re magi eseguendo una decina di brani che spazieranno da Bach a Mozart, da Perosi a Corbetta.

Nel 2023 fu un gran bello spettacolo, ma ora le aspettative sono anche più alte.

«Quest’anno – commenta Peter Cincinelli – vogliamo celebrare nel migliore dei modi il quarantesimo di fondazione della corale (fu l’ex vicario don Edoardo Nisoli, oggi collaboratore parrocchiale a Vailate, a darne impulso con Gianpaolo Fiorini, Lucia Pandini, Emilio Zambelli e Gianfranco Pianazza). Sarà anche un modo per rivedere in parte il nostro bel presepe vivente. L’idea di una serata del genere è nata lo scorso anno e ci stiamo lavorando dal mese di aprile».

Luca Maestri
TeleRadio Cremona Cittanova
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