È stato il vescovo Antonio Napolioni a presiedere, nella mattinata di martedì 29 settembre, presso la chiesa di San Michele Vetere, a Cremona, la Messa nella festa di San Michele arcangelo, patrono della Polizia di Stato. Alla presenza del prefetto Vito Danilo Gagliardi, del Questore Carla Melloni e delle autorità civili e militari, monsignor Napolioni ha proposto nella sua omelia una riflessione che ha toccato da vicino temi e questioni che distinguono la professione di chi si occupa della sicurezza dei propri concittadini anche durante questo periodo pandemico particolarmente delicato. Con l’augurandosi che «il servizio della polizia di Stato, come quello di tutte le forze dell’ordine, abbia come obiettivo il risveglio della coscienza morale e civile, di appartenenza di una comunità».
Il vescovo ha inoltre sottolineato come «la salvezza è sempre possibile, quella di una famiglia come quella di un popolo, e in questi tempi l’attenzione all’ordine pubblico si è sposata con l’attenzione alla salute pubblica, al bene di tutti anche grazie al servizio di tutti voi poliziotti che esercitate a volte compiti poco simpatici, ma indispensabili».
Al termine della celebrazione eucaristica, concelebrata dal parroco don Aldo Manfredini e dal cerimoniere episcopale don Flavio Meani, è stata letta la preghiera della Polizia di Stato a San Michele Arcangelo.
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