La Tavola di S. Agata è senza dubbio l’opera più preziosa tra quelle custodite nell’omonima chiesa di Cremona e, per rilevanza artistica, quella di maggior interesse in ambito regionale.
Si tratta di una tavola in legno, dipinta su entrambi i lati. Da una parte è raffigurata la Madonna col Bambino e, al di sopra, in proporzioni più ridotte, la scena della Pentecoste; dall’altra, distribuendole in quattro fasce, scene della vita e del martirio di S. Agata.
Ignoro il nome dell’autore, qualitativamente a livello di Cimabue, come ha scritto lo storico dell’arte Roberto Longhi.
La ricerca della professoressa Mariella Morandi, al centro dell’incontro in programma nel pomeriggio di sabato 16 ottobre, alle 17.30 nella chiesa di S. Agata, ricostruisce le fasi storiche della Tavola e il ruolo che questa assunse nella devozione popolare alla santa martire.