Rosario per la pace sabato sera al Santuario di Caravaggio

La preghiera mariana aux flambeaux lungo i portici del Santuario sarà guidata dal vescovo Antonio Napolioni

image_pdfimage_print

Tutto il mondo sta seguendo con apprensione e sgomento la situazione venutasi a creare in Terra Santa e la violenza che sembra aver preso il sopravvento. Il cardinal Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini, invita a rispondere a questa escalation di male con il grido della preghiera per la pace e la riconciliazione: come cristiani la risposta non può essere l’indifferenza.

In questo contesto nella serata di sabato 14 ottobre, alle 21, a Caravaggio, presso il Santuario Regionale della Lombardia, il vescovo di Cremona Antonio Napolioni guiderà la preghiera mariana: lungo i portici del Santuario sarà recitato il Rosario aux flambeaux per invocare da Maria, Regina della pace, questo dono.

L’invito a partecipare è rivolto a tutti per “consegnare a Dio Padre la nostra sete di pace, di giustizia e di riconciliazione”, come auspicato dal card. Pizzaballa. Sarà un’ulteriore occasione per prepararsi nella preghiera al giorno di martedì 17 ottobre, in cui dal Patriarcato di Gerusalemme arriva l’invito perché “tutti facciano un giorno di digiuno e astinenza, e di preghiera”.

 

Scarica e condividi il post social dell’evento

 

La lattera del patriarca di Gerusalemme

Perché Dio non è un Dio di disordine, ma di pace” (1 Cor. 14,33)

Fratelli e sorelle carissimi,

che il Signore davvero ci doni la sua pace!

Il dolore e lo sgomento per quanto sta accadendo sono grandi. Ancora una volta ci ritroviamo nel mezzo di una crisi politica e militare. Siamo stati improvvisamente catapultati in un mare di violenza inaudita. L’odio, che purtroppo già sperimentiamo da troppo tempo, aumenterà ancora di più, e la spirale di violenza che ne consegue e creerà altra distruzione. Tutto sembra parlare di morte.

Ma in questo momento di dolore e di sgomento, non vogliamo restare inermi. E non possiamo lasciare che la morte e i suoi pungiglioni (1Cor 15,55) siano la sola parola da udire.

Per questo sentiamo il bisogno di pregare, di rivolgere il nostro cuore a Dio Padre. Solo così potremo attingere la forza e la serenità di vivere questo tempo, rivolgendoci a Lui, nella preghiera di intercessione, di implorazione, e anche di grido.

A nome di tutti gli Ordinari di Terra Santa, invito tutte le parrocchie e comunità religiose ad una giornata di digiuno e di preghiera per la pace e la riconciliazione.

Chiediamo che nel giorno di martedì, 17 ottobre, tutti facciano un giorno di digiuno e astinenza, e di preghiera. Si organizzino momenti di preghiera con adorazione eucaristica e con il rosario alla Vergine Santissima. Probabilmente in molte parti delle nostre diocesi le circostanze non permetteranno la riunione di grandi assemblee. Nelle parrocchie, nelle comunità religiose, nelle famiglie, sarà comunque possibile organizzarsi per avere semplici e sobri momenti comuni di preghiera.

È questo il modo in cui ci ritroviamo tutti riuniti, nonostante tutto, e incontraci nella preghiera corale, per consegnare a Dio Padre la nostra sete di pace, di giustizia e di riconciliazione.

Assicurando il ricordo nella preghiera,

+ Pierbattista Card. Pizzaballa
Patriarca di Gerusalemme dei Latini
Presidente AOCTS

Scarica il testo della lettera

 

 

Martedì 17 ottobre giornata nazionale di digiuno, preghiera e astinenza per la pace e la riconciliazione

TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail