“Responsabili e attenti, ma non impauriti”. La preghiera con il Vescovo nella Giornata per le vittime del Covid (VIDEO E FOTO)

La Messa in Cattedrale presieduta da monsignor Napolioni nel giorno del silenzio e del ricordo delle vittime della pandemia

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Giovedì 18 marzo anche la Diocesi di Cremona ha celebrato la “Giornata nazionale in memoria di tutte le vittime dell’epidemia da coronavirus”, giornata istituita dal Parlamento italiano, e lo ha fatto in particolare con la Messa presieduta in Cattedrale dal vescovo Napolioni e cui tutta la Chiesa locale si è potuta unire in comunione spirituale grazie alla trasmissione in diretta sui canali web.

Il vescovo Napolioni ha introdotto la celebrazione richiamando l’attenzione sul silenzio che ha toccato tutto il Paese in questa giornata in cui tutti hanno bisogno di speranza e certezza durante un periodo che rimane faticoso. 

Una particolare domanda di intercessione è stata rivolta a San Giuseppe, custode della famiglia di cui il 19 marzo ricorre la memoria liturgica, ma anche patrono della «buona morte» per la tradizione popolare. San Giuseppe è padre putativo di Gesù, secondo lo spirito: così il medico o l’infermiere che accudiscono il malato sono diventate figure paterne. A questo proposito il ringraziamento del vescovo per la solidarietà generatasi in questo anno: «Ringraziamo per la capacità di immedesimarci gli uni con gli altri»

Nell’omelia monsignor Napolioni ha chiesto a Dio un amore eterno verso i nostri defunti, ognuno dei quali ha una propria storia di laboriosità, sofferenza e fede, nonostante vengano spesso ridotti a mera cifra di un bollettino. 

Fondamentale la coscienza di un cammino ancora difficile, nella certezza che molti saranno i semi di novità: «Questa preghiera ci rende responsabili e attenti ma non impauriti – ha riflettuto il vescovo – nel bel mezzo del ricordo dei defunti, il Vangelo ci proclama la nascita del Salvatore».

Memoria, però, non è solo ricordo, nostalgia: la preghiera e la comunione dei santi è testimonianza che i nostri defunti rimangono spiritualmente vicini a noi anche in «un’appartenenza non scalfita» come ha aggiunto monsignor Napolioni. 

Un pensiero è stato destinato anche a bambini, adolescenti, anziani: a loro abbiamo dedicato tutte le attenzioni, eppure: «Quanto manca a loro la nostra visita?» ha domandato il Vescovo. Il rischio è quello di dimenticarci anche dei vivi, di chi ci sta accanto, pena il cadere nella civiltà dell’oblio. Ma, citando il Vangelo, il vescovo di Cremona guarda a Gesù rimasto nel tempio: «Egli rivela la sua obbedienza alla missione e consegna a noi la risposta che ci salva». L’omelia, infatti, è proseguita con l’affermazione che da soli è impossibile volersi bene ricordandosi gli uni degli altri. Questa è stata la provocazione del Vescovo: «Chi ci cambierà?». La risposta a cui è giunta la riflessione è che solo l’unico Padre permette una fraternità tra gli uomini, solo Lui abilita ad una solidarietà vera. 

Durante la Messa il vescovo Antonio ha ricordato la commemorazione svoltasi anche in sua presenza presso il bosco della memoriacommemorazione svoltasi anche in sua presenza presso il bosco della memoria, sempre in concomitanza della giornata nazionale per la memoria per le vittime del Covid, alla presenza delle autorità civili cittadine.

 

Photogallery della celebrazione

Guarda il video integrale della Messa

Una preghiera per la Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid

A Cremona il ricordo delle vittime Covid nel bosco a loro dedicato

Matilde Gilardi
TeleRadio Cremona Cittanova
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