«Progetti», ovvero l’arte di guardare oltre. È online la nuova edizione di Riflessi Magazine

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Dopo la pausa estiva torna con una nuova edizione il mensile digitale Riflessi Magazine (riflessimag.it). La parola che come sempre dà il titolo e il tema al numero è Progetti. «Se ne parla tanto, di progetti – si legge nell’introduzione – che quasi il significato del termine finisce con il disperdersi nei confini vaghi di un qualcosa che (a sensazione) ha a che fare con la mente, sembra, perfino con il calcolo di risorse, probabilità e possibilità, di statistiche e business plan, diagrammi e slides…».

Tuttavia i progetti raccontati tra le pagine digitali di Riflessi (con un sito rinnovato, ma lo stile di sempre) non si limitano al «design delle idee» ma provano a «gettare avanti» lo sguardo, oltre «venti contrari, pareti da scalare».

«Perché l’oltre non ha confini e ciò che non ha un confine non si può contare, non si può prevedere o proiettare. O almeno, non senza fare i conti con tutto quello che non avevamo “progettato”. Ce lo insegnano Iris Saad, Benedetta e Lorenzo, che un passo oltre l’esame di maturità, si scoprono sul fragile confine tra sogni e progetti, e guardano di là con tutta l’incertezza dei diciott’anni, con tutto il peso di improvvise aspettative. Senza slides a cui aggrapparsi. Ce lo sussurra Mohamed, che a quell’età ha già lasciato alle spalle il nulla del deserto, i “magazzini” della Libia, le onde del Mediterraneo, e compagni di viaggio e isole e addii; per lui il progetto è un timbro sul foglio: la porta per gettarsi avanti. Oltre.

Oltre il fango dell’alluvione rimasto incrostato sui violini di Faenza che gli studenti di Cremona sono pronti far rinascere; oltre l’abbandono di un abito che con un po’ di creatività riprende colore per essere ri-usato; oltre la carriera nell’azienda di famiglia quando arriva una chiamata che tocca le corde della felicità; tornare in sella oltre la caduta per aiutare se stessi e gli altri a ricucire vecchie ferite grazie all’amicizia e alla pazienza di un cavallo che diventa amico.
C’è più futuro di quanto possiamo immaginare dentro un progetto a cui noi possiamo solo accendere la miccia. E lasciarlo correre. Gettarlo avanti»

TeleRadio Cremona Cittanova
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