“Primo Mazzolari. Un uomo libero”, nuova ristampa per il libro di Anselmo Palini

Il volume ricostruisce la vicenda biografica di don Primo Mazzolari, prestando particolare attenzione alle sue scelte rispetto ai grandi eventi storici di cui fu testimone

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Nuova ristampa del libro di Anselmo Palini “Primo Mazzolari. Un uomo libero” (editrice Ave), con postfazione di Loris Capovilla. Il volume ricostruisce la vicenda biografica di don Primo Mazzolari, prestando particolare attenzione alle sue scelte rispetto ai grandi eventi storici di cui fu testimone: le guerre mondiali, il fascismo, il Concordato, l’avventura coloniale italiana, le leggi razziali, la Resistenza, le ‘rese dei conti’ nel secondo dopoguerra, il comunismo, le dittature dell’Est europeo, la corsa agli armamenti, la guerra fredda, l’annuncio del Concilio. Si affronta così un lungo viaggio, con la guida di don Primo Mazzolari, attraverso i principali avvenimenti dei primi sessant’anni del Novecento.

Vengono anche evidenziati i temi al centro della riflessione del parroco di Bozzolo: i lontani, i poveri, la pace, la libertà di coscienza, l’ecumenismo, la necessità di un laicato più autonomo, maturo e corresponsabile, il rinnovamento della vita religiosa e della Chiesa. Siamo di fronte ad un testo preciso e rigoroso, ma non specialistico. Ha dunque un carattere divulgativo. Con le numerose note, con la contestualizzazione storica di testi e di vicende, si intende offrire a tutti la possibilità di accostarsi alla originale e sempre più attuale testimonianza che don Primo Mazzolari ha offerto con la propria vita e con le proprie scelte.

“Tromba dello Spirito Santo in val Padana” lo definì Giovanni XXIII. E Paolo VI parlò di lui come di un profeta che camminava avanti con un passo troppo lungo e spesso non si riusciva a stargli dietro. Benedetto XVI all’udienza generale del 1° maggio 2009 ha presentato don Mazzolari come “modello di vita sacerdotale”. Mons. Loris Francesco Capovilla, che fu segretario di papa Giovanni XXIII e grande amico di don Mazzolari, nella postfazione a questo libro di Anselmo Palini, citando il profeta Giobbe, descrive don Mazzolari come un “uomo integro e retto, timorato di Dio e alieno dal male, un uomo umile e dotto, pastore d’anime saggio e misericordioso, chinato sui solchi dei poveri e proteso verso le lontane frontiere della civiltà dell’amore”.

Con questo testo l’autore prosegue nel cammino intrapreso con Testimoni della coscienza (editrice Ave, Roma 2005, prefazione di Franco Cardini) e Voci di pace e di libertà (editrice Ave, Roma 2007, prefazione di Paolo Giuntella): don Mazzolari e i personaggi presentati negli altri due libri, in contesti storici difficili e pagando prezzi molto alti, non si sono piegati al potere tirannico che avevano di fronte, ma hanno affermato il diritto alla libertà, alla giustizia e alla pace. Questo libro di Anselmo Palini, come pure i precedenti, ci parla dell’esemplarità delle scelte di chi persegue una coerenza assoluta rispetto a se stesso: di chi non si arresta a quel ‘necessario e sufficiente’ che ordinariamente ci viene richiesto e sul quale fondiamo di solito la nostra etica comportamentale di persone oneste e, quando si è credenti, di bravi cristiani.

Pronta anche la nuova ristampa del libro “Oscar Romero. Ho udito il grido del mio popolo” (editrice Ave) di Anselmo Palini con prefazione di Maurizio Chierici, già giornalista del “Corriere della Sera”, e postfazione del cardinale salvadoregno Gregorio Rosa Chàvez.

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