Presentato in Cattedrale il restauro del “Gesù Cristo Crocifisso” di Boccaccio Boccaccino

L'opera, destinata al futuro Museo diocesano, sarà recuperata grazie al sostegno economico del Comitato Soci Coop di Cremona

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Nella mattinata di lunedì 14 novembre in Cattedrale si è svolta la conferenza stampa di presentazione del progetto di recupero del dipinto Gesù Cristo Crocifisso di Boccaccio Boccaccino (1505 – 1510). L’opera cinquecentesca – dipinto a tempera su tela – ora collocata nella chiesa madre cittadina (navata sinistra), ma destinata al futuro Museo diocesano, sarà recuperata grazie al sostegno economico integrale del Comitato Soci Coop di Cremona, presente all’incontro attraverso il presidente Marcello Codazzi, affiancato da Susanna Cantoni (Direzione Soci e Consumatori Coop Lombardia).

Alla presentazione è intervenuto anche mons. Achille Bonazzi, incaricato per l’erigendo Museo diocesano, e il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, che ha ringraziato il Comitato Soci Coop di Cremona «per questa operazione lungimirante e profetica, perché restituire bellezza in una città vuol dire ricostruire una comunità».

DSC_0017A più voci è stato quindi illustrato “Il ritrovato splendor”, ossia il progetto che consentirà all’opera – oggi “appannata” e scarsamente valorizzata – di ritrovare l’originaria bellezza: gli interventi riguarderanno in particolare la cornice, priva in alcune parti della doratura e il film pittorico, che andrà consolidato. L’intervento di restauro e pulitura è stato affidato a Studio Blu di Castelgoffredo e sarà condotto in Cattedrale, al fine di permettere la visione pubblica dell’iter degli interventi che inizierà a giorni, non appena giungerà l’ok della Sovrintendenza.

«Grazie alle persone che in prima battuta mi hanno coinvolto in questo progetto, a partire dalla dottoressa Elisa Loffi, e grazie a Susanna Cantoni e a Marcello Codazzi» ha pertanto precisato mons. Achille Bonazzi, che ha aggiunto: «Sono grato al Comitato Soci Coop di Cremona per il contributo all’impegno verso il Museo della Diocesi e della Cattedrale dove quest’opera restaurata verrà infatti esposta. Sinora la Sovrintendenza ha già autorizzato, per la collocazione in Museo, un centinaio di opere che vanno però pulite e messe in condizione di essere valutate e “gustate” nelle loro bellezza. Questa Crocifissione è stata individuata tra le opere destinate al Museo, innanzitutto perché al momento la sua collocazione in Cattedrale, in un punto di scarsa visibilità, non la valorizza; inoltre, la tecnica con cui è realizzata – tempera su tela – è alquanto delicata e richiede un’adeguata manutenzione. Ringrazio inoltre la Coop perché ha gettato una seme: proprio in questi giorni un’altra istituzione locale mi ha offerto il proprio contributo per un’opera, da individuare, necessitante di restauro e da destinare al futuro Museo. Una realtà, questa, che potrà compiutamente esistere nella sua bellezza solo se tutta la comunità, cristiana e non cristiana, la farà propria».

Plauso dunque all’iniziativa del Comitato Soci Coop di Cremona che non solo si fa carico integrale dei costi di restauro ma che ha voluto, promosso e ideato il progetto di recupero: un obiettivo connesso alle funzioni sociali proprie della realtà cooperativa, per sua natura ed essenza chiamata a fare rete nel territorio in cui opera. «Grazie a interventi come questi – ha quindi concluso il sindaco – possiamo riascoltare il racconto di umanità e spiritualità che affiora dalle opere d’arte». Il Gesù crocifisso, restaurato, verrà presentato alla città in una pubblica serata in Cattedrale, il 5 febbraio alle ore 20.30: ospite dell’evento il critico d’arte prof. Vittorio Sgarbi, protagonista di una lectio magistralis sul dipinto del Boccaccino e su altre preziose opere della chiesa madre cittadina.

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