Pio XII “ponte” tra due epoche

Papa Pacelli è eletto il giorno del suo compleanno: il 2 marzo del 1939. Instancabile costruttore di pace, fronteggiò gli orrori della Seconda Guerra Mondiale portando la luce di Cristo tra le macerie del conflitto e la speranza della ricostruzione

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Una certa pubblicistica lo ha dipinto come l’ultimo rappresentante di una Chiesa ancorata al passato, sottolineando soltanto le discontinuità con il suo santo successore. Eppure Pio XII, al secolo Eugenio Pacelli, è una figura da studiare ancora a fondo e ciò sarà reso più agevole al momento dell’apertura degli archivi vaticani relativi al suo pontificato. Papa Pacelli conosciuto da vicino le pagine oscure del ventesimo secolo, è stato ostaggio dei rivoluzionari bolscevichi, ha visto nascere il nazismo del quale fin da giovane nunzio apostolico a Monaco di Baviera aveva constatato la pericolosità arrivando a scrivere in una lettera al cardinale Pietro Gasparri «come il nazionalismo sia forse la più pericolosa eresia della nostra epoca».

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