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Pio XII “ponte” tra due epoche

Una certa pubblicistica lo ha dipinto come l’ultimo rappresentante di una Chiesa ancorata al passato, sottolineando soltanto le discontinuità con il suo santo successore. Eppure Pio XII, al secolo Eugenio Pacelli, è una figura da studiare ancora a fondo e ciò sarà reso più agevole al momento dell’apertura degli archivi vaticani relativi al suo pontificato. Papa Pacelli conosciuto da vicino le pagine oscure del ventesimo secolo, è stato ostaggio dei rivoluzionari bolscevichi, ha visto nascere il nazismo del quale fin da giovane nunzio apostolico a Monaco di Baviera aveva constatato la pericolosità arrivando a scrivere in una lettera al cardinale Pietro Gasparri «come il nazionalismo sia forse la più pericolosa eresia della nostra epoca».